Che fine ha fatto il forno assaltato dei Promessi Sposi?
Uno dei passaggi più evocativi del più celebre romanzo italiano. Si tratta di un fatto realmente accaduto, anche se Manzoni ci ha messo del suo.
La storia VERA del FORNO dei Promessi Sposi
# Il forno si trovava nell’attuale corso Vittorio Emanuele
Il Forno delle Grucce era una bottega di Milano assaltata dalla folla il giorno di San Martino del 1628, in seguito al rincaro del pane. Si trovava nell’allora Corsia dei Servi, oggi corso Vittorio Emanuele. Nella storia narrata dal Manzoni, dopo avere abbattuto la porta, la folla entrò nel forno, saccheggiando tutto ciò che riusciva a portar via. All’assalto assistette anche Renzo, arrivato da poco in città, pensando in cuor suo che la distruzione dei forni non sia “una bella cosa“. Pochi sanno che quel forno era ancora in attività ai tempi dell’uscita del romanzo di Alessandro Manzoni.
# Il ringraziamento del proprietario a Manzoni
Nel XIX secolo il forno fu restaurato e il proprietario Ambrogio Valentini, alla vigilia di Natale del 1870, inviò a Manzoni un omaggio di dolci accompagnato da queste parole: “Ad Alessandro Manzoni / il celebre forno delle Grucce / di nuova vita ringiovanito / a grata testimonianza / il presente saggio / devotamente offre”.
Manzoni rispose: “Al forno delle Grucce / ricco oramai di nova fama propria / e non bisognoso di fasti genealogici / Alessandro Manzoni / solleticato voluttuosamente / con un vario e squisito saggio / nella gola e nella vanità / due passioni che crescono con gli anni / presenta i più vivi e sinceri ringraziamenti”.
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