Caro affitti, Regione: 200 alloggi Aler a famiglie con isee 10-16mila euro

Lombardia

Aler Milano si appresta a varare un nuovo avviso per la raccolta di domande per la locazione di 200 alloggi con superfici di varia metratura, situati nel Comune di Milano, da destinare a nuclei familiari con ISEE nazionale compreso tra i 10.000 e i 16.000,00. Il canone medio sarà inferiore ai 400 euro al mese. E’ il contenuto di un’informativa in Giunta dell’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, secondo il quale “si tratta di un’iniziativa di particolare interesse. Mette infatti a disposizione un consistente numero di alloggi, riservato a nuclei familiari con un ISEE comunque contenuto, in un territorio, quello di Milano, dove il mercato degli affitti è in costante crescita e risulta sempre più oneroso per chi deve rivolgersi alla locazione tradizionale”. L’iniziativa si inserisce nel quadro del Piano regionale dei servizi abitativi, approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 22 novembre 2022, che contiene fra le altre cose, anche la previsione che un rilancio della risposta alla diversificata domanda abitativa passi anche da una modalità più attenta dello strumento della valorizzazione. L’obiettivo è quello di salvaguardare la vocazione sociale del patrimonio e favorire il mix abitativo contribuendo allo stesso tempo alla sostenibilità del sistema. 

E’ stato infatti rilevato che il normale ciclo delle assegnazioni riesce sempre meno a soddisfare i bisogni di quella fascia di lavoratori per cui era nata l’edilizia residenziale pubblica, coprendo invece in misura maggiore le fasce con un reddito inidoneo a garantire un minimo di ritorno economico per la proprietà. Conseguentemente, osserva Franco, “gli ultimi provvedimenti regionali hanno cercato di indirizzare verso finalità sociali la valorizzazione del patrimonio, privilegiando la locazione a una particolare fascia di popolazione che più difficilmente accede alle assegnazioni degli alloggi adibiti a Servizi Abitativi Pubblici, per una più efficace risposta alle diverse forme di fabbisogno abitativo. Tale leva – illustra – può essere utilmente utilizzata per dare risposta a fasce di nuclei familiari che seppur astrattamente rientranti nel target dei Servizi Abitativi Pubblici, difficilmente possono vedere soddisfatta la propria domanda per una casa popolare né per un alloggio di housing sociale, né tantomeno per una casa nel libero mercato. Oltre a consentire l’introito di canoni di locazione più stabili, tale modalità – conclude Franco – consente la riduzione delle domande inevase”.

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