Oggi, alle ore 17.30, il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia e il Dipartimento Città di Milano “Sicurezza, Legalità e Immigrazione” di FdI organizzano un flash mob in via Faà di Bruno 5, teatro, lunedì sera, di una maxi rissa tra rom che ha visto affrontarsi oltre 60 nomadi con coltelli, bottiglie e bastoni. A scontrarsi in una vera e propria guerriglia urbana due famiglie rom originarie della Romania che occupano abusivamente gli alloggi Aler del quartiere.
Saranno presenti Stefano Maullu, deputato e coordinatore di FdI a Milano, Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza, Francesco Rocca, consigliere comunale Fdi, Massimo Girtanner, responsabile del Dipartimento cittadino “Legalità, Sicurezza e Immigrazione”.
“La maxi rissa avvenuta lunedì sera è la punta dell’iceberg di un approccio sbagliato che arriva da lontano” dichiara il coordinatore cittadino Stefano Maullu. “Nel 2014, la Giunta Pisapia – precisa poi Francesco Rocca consigliere comunale di FdI – sgomberò il campo rom di via San Dionigi con la totale assenza di controlli e di adeguate politiche sociali, d’integrazione e inclusione. L’Amministrazione comunale ha permesso questa attuale situazione di illegalità e degrado; a ciò si aggiunga la realizzazione e il successivo sgombero del Centro di Emergenza Sociale poi chiamato Centro di accoglienza Temporanea di via Sacile, poco distante dal quartiere Calvairate, da parte della prima Giunta Sala. La situazione si è aggravata con nuove occupazioni abusive nei caseggiati che hanno di fatto trasformato quell’area abbandonata di Milano in una vera banlieue”.
“Occorre dare un segnale di legalità e di presenza delle istituzioni locali – aggiunge Massimo Girtanner -. Bisogna sgomberare immediatamente i responsabili della grave rissa di lunedì scorso per rispondere ai residenti impauriti e abbandonati dal Comune. Non c’è più tempo per lo scaricabarile da parte del Comune, l’Amministrazione deve fare la sua parte e assumersi la responsabilità di questi episodi, a cominciare dall’ insediamento di un presidio fisso della Polizia Locale, attivando da subito un piano per la città che preveda di restituire ai cittadini onesti interi quartieri ormai cannibalizzati”.
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