“Regione Lombardia è disponibile a dar vita ad un tavolo di confronto con il Comune di Milano, le associazioni di categoria e gli enti preposti per analizzare le criticità e trovare soluzioni condivise in merito alla questione taxi”. Così in una nota Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, interviene in merito alla richiesta del Comune di Milano di aumento delle licenze per i taxi. “Comprendo le problematiche evidenziate dal sindaco Sala. Esistono soluzioni alternative – aggiunge Lucente – che andrebbero perseguite con maggior decisione, come estendere la doppia guida ad una persona di fiducia dei taxisti, oltre che ad un famigliare”. “Di tematiche come la valorizzazione delle risorse già in organico, la razionalizzazione degli orari del servizio, di una miglior gestione del personale e di altre soluzioni se ne può parlare, insieme agli attori principali, vale a dire i taxisti” conclude l’assessore Lucente.
“Voglio pensare che la dichiarazione del Sindaco di Milano sulla necessità di 1000 nuovi Taxi fosse solo una boutade politica dettata dalla pressione mediatica del momento. Nessuno nega e lo ribadiamo da mesi che vi sia un problema per il quale si sta lavorando in accordo anche col Comune per risolverlo. Altra cosa però è pensare di risolverlo inseguendo sempre l’emergenza, azzardando numeri e scaricando tutto il problema del trasporto pubblico milanese sui Taxi”.
Lo dichiara Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande radiotaxi di Milano. “Non è questo un modo serio di affrontare il problema. Serve un piano decennale sul traffico e la viabilità – prosegue -. Perché nessuno, ripeto, nega che vi sia un problema ma sulle colpe di questa situazione legata alla reperibilità credo ci sia un 50% di responsabilità a testa tra Taxi e Comune. Milano -sottolinea Boccalini-non ha una viabilità degna di una città europea. I dati ATM ci dicono che la velocità commerciale media nelle ore di punta è di circa 7 Km/h rispetto ai 15 Km/h che si toccano nel resto della giornata. È come se si dimezzasse il servizio. E sottolineo che il carico di utenti del servizio pubblico trasportato dai Taxi è del 2,3%, il resto oltre il 97%, da ATM. Quindi oltre che scaricare tutte le colpe sui Taxi che certo dovranno migliorarsi nel servizio, si deve intervenire aprendo h24 le linee metropolitane, snellendo il traffico e migliorando le percorrenze. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, ma dal Comune si prenda coscienza che sul fronte della viabilità e del trasporto, se non si interviene a 360 gradi, questa città rischia di collassare su sé stessa”.
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