L’estate è alle porte e così anche l’aumento delle temperature. Per chi non può fuggire da Milano e spostarsi al mare, in montagna o sui laghi, le vacanze e la vita in città potrebbero essere un po’ più dure quest’anno. Sì, perché purtroppo nel capoluogo milanese alcuni impianti pubblici resteranno chiusi, mentre negli altri il costo per accedere è aumentato.
Le chiusure
Si stima che durante questa estate ci saranno 120 mila accessi in meno legati alla chiusura di diverse strutture. Le prime sono state le piscine Scarioni nel 2018, a seguire il Lido nel 2019, mentre quest’anno chiuderanno anche la piscina Argelati e, da fine luglio, la piscina Suzzani.
Un report elaborato da Tommaso Goisis, esperto di politiche pubbliche, e da Antonio Longo, professore ordinario di Urbanistica al Politecnico evidenzia una situazione critica con il rischio della privatizzazione dei centri sportivi. Sempre nel report si legge che i 120 mila accessi totali erano così suddivisi: 50 mila al Lido, 30 mila alla Argelati, 25 mila alla Scarioni e 15 mila alla Suzzani.
L’aumento delle tariffe
La privatizzazione porta con sé anche aumenti delle tariffe, crescita delle diseguaglianze e riduzione degli accessi. A febbraio è stata introdotta la nuova tariffazione di Milanosport con il 13,5% di inflazione, il che significa che se per esempio l’anno scorso si pagava per un giornaliero 7 euro durante la settimana e 8 nei fine settimana e nei festivi, quest’anno le tariffe sono rispettivamente 8 e 9 euro. Restano attive le tariffe ridotte per i più piccoli: tra i 5 e gli 11 anni con Isee fino a 18 mila euro l’ingresso costa dai 4,5 ai 5,5 euro. Il confronto con altri Paesi desta comunque preoccupazione: a Parigi si pagano 3,5 euro, a Berlino dai 2,5 ai 5,5.
La risposta del Comune
Da Palazzo Marino l’assessora allo Sport Martina Riva dichiara che il Comune è all’opera per lanciare eventuali convenzioni con i suoi concessionari e per ricercare sponsor che possano installare piscine temporanee. Il Comune si è inoltre attivato per calmierare i prezzi in alcune strutture, come i Bagni Misteriosi, dove l’aumento dei prezzi era stato molto alto. Palazzo Marino ha definito tariffe massime applicabili di 14,40 euro nei feriali e 16,20 euro nei festivi e weekend, oltre a richiedere alla struttura 3.000 ingressi gratuiti a disposizione dei meno abbienti.
Le piscine aperte
A Milano restano aperti i centri all’aperto di Romano, Cardellino e Sant’Abbondio, mentre tra gli impianti al chiuso dotati però di solarium esterno restano a disposizione Procida, Solari e Cambini. (L’Immobiliare.it)
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