Con la partenza della linea M4 da San Babila a Linate, Atm ha deciso e Comune ha autorizzato una rivoluzione delle linee di superficie nella zona Est della città.
In particolare sulla tratta San Babila- Linate sparirà il Bus 73 e sulla tratta Duomo-Dateo sparirà la 54.
ATM vuole risparmiare sui costi tagliando servizi, ma il Comune non comprende i disagi e i costi sociali della operazione.
Come è noto, nessuno prende la metrò per fare 1 fermata mentre esistono categorie come gli anziani, che usano i mezzi di superficie anche per fare piccoli spostamenti da 1 a 3 fermate di tram e bus. Inoltre la M4 corre lungo la tratta Concordia/Indipendenza/Argonne prima di virare su Viale Forlanini e quindi le zone sull’asse Pta Vittoria/ XXII Marzo/Corsica sono piuttosto distanti dalle fermate della M4. Anche qui dunque non è facile che persone anziane di facciano 7/800 metri a piedi per raggiungere la stazione M4 più vicina.
Infine i tram lungo XXII Marzo, la linea 27, sono oggi stracolmi di passeggeri nonostante la contemporanea presenza della 73 che fa per buona parte lo stesso percorso. Chissà cosa succederà senza il passaggio della 73, che essendo effettuata su bus, è nettamente preferita da anziani e disabili.
È chiaro che la M4 drenerà soprattutto passeggeri che vanno e vengono da Linate, dalla provincia (attraverso i parcheggi di interscambio), dai quartieri Mecenate e Forlanini, da Argonne e Susa. Rimarrà però una domanda di tram e bus sulla superficie alimentato dai piccoli spostamenti, da anziani e persone fragili.
Non si capisce perché il trasporto pubblico debba abbandonare le categorie che più hanno bisogno dei mezzi di superficie, che poi già sono quelle penalizzate nell’uso dell’auto dai tanti provvedimenti di Sala e Pisapia e che certamente non possono ricorrere alla mobilità light ( bici, moto, monopattini etc).
Come spesso accade, la Giunta di sinistra dimostra una scarsa sensibilità sociale verso gli anziani, e pratica politiche che penalizzano lavoratori e ceti deboli. Si smentisce la tanto sbandierata attenzione al trasporto pubblico.
Perché non ascoltare gli utenti ATM e i cittadini che già protestano? Perché non verificare nei primi mesi di servizio come si distribuisce la domanda di trasporto pubblico tra M4 e mezzi di superficie?
Domande a cui la buona politica dovrebbe prestare ascolto anziché gonfiarsi il petto per una metrò realizzata con 8 anni di ritardo .
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Sono d’accordo sul mantenimento del collegamento S. Babila -Linate con bus
per i motivi ben spiegati da Fabrizio.
Ruggero Revelli.
Spero che ATM e Comune ci ripensino perché la mobilità che offrono le linee 54 e 73 non è sostituibile da M4 ma la integra
Lo stesso avverra’ sulla tratta ovest con la cancellazione della linea 50 sull’asse Lorenteggio-foppa
Oltre alle corrette argomentazioni proposte rilevo che il Viale Forlanini resterà scoperto, e non si potrà più raggiungere il parco coi mezzi, se non utilizzando la 38.
Va bene risparmiare ma sempre sulle stesse persone , i più deboli. Avete mai contato quanti anziani ci sono nelle metropolitane ? No altrimenti un mezzo in superficie lo avreste lasciato .
E che problema c’è? Che prendano i monopattini in sharing.
Sono perfettamente d’accordo. Abito nel quartiere Forlanini ed è proprio come descritto.
Una giunta cieca, sorda, capace solo di gonfiarsi il petto!
Io abito in viale Corsica, ho 71 anni e problemi di sovrappeso, salire i gradini del 27 è davvero 1 problema! Ma penso soprattutto alle mamme con bimbi in carrozzina o passeggino e ai disabili in carrozzina o meno!! E che dire di chi soffre di claustrofobia e non riesce a frequentare zone chiuse/sottoterra? Alla fine di tutti i discorsi si evince tuttavia che chi governa la nostra città non la conosce e non risponde alle necessità dei suoi cittadini!!
È la prima volta che vedo persone che si lamentano per l’apertura di una linea metropolitana sotto casa. Già nella prima frase, ovvero che nessuno prende la metropolitana per una fermata, si capisce che si tratta di un articolo fazioso. Non è solo, risparmiare, vuole dire anche inquinare meno, deviare traffico di superficie, avere una rete di trasporto più moderna. Se poi i nostalgici del tram a cavalli si mobilitano, allora aboliamo tutti i mezzi a motore, logico, no?