Crowdfunding protagonista del cambiamento e della nuova regolamentazione Consob.

Attualità

Il mondo degli investimenti da tempo è cambiato. E il crowdfunding è protagonista del cambiamento e della nuova regolamentazione Consob. Ne parliamo con due piattaforme leader di settore, che a Milano hanno il cuore del loro operato.

Consob ha adottato il nuovo Regolamento in materia di servizi di crowdfunding con la Delibera n. 22720 del 1° giugno 2023 e per le piattaforme attive sul mercato scatta l’operazione adeguamento per non essere “out of the market”.

Il crowdinvesting è uno dei fenomeni che più di altri evidenzia come il mercato degli investimenti sia radicalmente mutato, complice la rapida diffusione dell’innovazione digitale, favorita anche dalla pandemia. Con il nuovo regolamento in particolare si amplia l’operatività all’estero, sia per i portali italiani sia per quelli stranieri, ed è possibile operare in forma ibrida e multi prodotto, in equity (acquisizione di quote societarie) e in lending (prestito).

Ne parliamo con Tommaso Baldissera Pacchetti, AD di CrowdFundMe S.p.A., piattaforma di finanza alternativa quotata su Euronext Growth Milan, che si rivolge a tutti coloro che vogliano investire in società non quotate, innovative e con alte potenzialità di crescita.  CrowdFundMe è una delle principali piattaforme italiane di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) ed è il primo portale a essersi quotato nella storia di Piazza Affari (marzo 2019). La società, oggi una PMI Innovativa con sede a Milano, è stata fondata nel 2013, con piena operatività sul mercato dal 2016. Il portale offre la possibilità di investire in società non quotate, accuratamente selezionate tra quelle che presentano il maggiore potenziale di crescita. Gli investitori, sia retail che istituzionali, hanno così l’occasione di diversificare il proprio portafoglio investendo in asset non quotati.

“L’arrivo delle nuove normative europee sono un importante passo in avanti nell’evoluzione del crowdinvesting, che ci permette di uscire dai confini italiani”, ha commentato l’AD di CrowdFundMe, Tommaso Baldissera Pacchetti, che sottolinea come la società “da un lato può continuare a espandersi a livello nazionale, dall’altro, ha la possibilità di sfruttare le potenzialità degli altri mercati dell’UE”.

Più concorrenza porta con sé più opportunità, ma anche più costi di riorganizzazione e gestione interna per adempiere alle nuove richieste normative. Le operazioni sinergiche di aggregazione, come quella operata da CrowdFundMe, che nel 2022 ha acquisito oltre il 50% di Trusters, sembrano essere le mosse vincenti per competere in un mondo di operatività cross-border.

Dal 2022, in seguito all’acquisizione di Trusters, è nato il gruppo CrowdFundMe-Trusters, che offre anche opportunità d’investimenti immobiliari di Lending Crowdfunding. L’unione tra le due società è strategica in quanto la breve durata delle operazioni proposte da Trusters permette una maggiore rotazione del capitale degli investitori, rendendo i ricavi più prevedibili e ricorrenti. Si tratta, pertanto, di una modalità d’investimento utile per essere affiancata, per diversificare il portafoglio, agli investimenti in Equity di CrowdFundMe, che presentano un orizzonte temporale medio-lungo ma con potenziali rendimenti elevati”, afferma Baldissera. 

Con la nuova normativa occorre prestare più attenzione al rapporto con gli investitori, che devono essere maggiormente tutelati, con sistemi ancor più accurati di valutazione degli emittenti, di comunicazione trasparente e di valutazione del proprio profilo di rischiosità e di consapevolezza dei rischi dell’investimento e dell’importanza di diversificare.“La sensibilizzazione all’educazione finanziaria va sostenuta dalle piattaforme, per avere non solo investitori, ma anche proponenti i progetti, più consapevoli di buone prassi e di rischi”, afferma Andrea Maffi, AD di Trusters, controllata di CrowdFundMe, e primo portale di lending real estate a totale controllo italiano, che anche grazie ai numerosi webinar informativi e alla blockchain, punta a garantire la massima trasparenza informativa.

La piattaforma, con 284 progetti finanziati da dicembre 2018, per un totale di 45,7 milioni raccolti, di cui 27,4 milioni rimborsati, opera su tutto il territorio nazionale, ed in particolare su Milano, dove ha sede e dove il mercato immobiliare è da sempre particolarmente attivo e vivace. I progetti presentati in piattaforma sono infatti per lo più residenziali, di riqualificazione urbanistica e valorizzazione territoriale, “per contribuire a rendere più belle le nostre città”, afferma Maffi.

 

Laura Lamarra (XY)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.