Nel mercato editoriale stanno avvenendo modifiche strutturali che partono dalle abitudini dei consumatori portando cambiamenti lungo tutta la filiera: dai processi di stampa all’evoluzione dei canali di vendita, passando per la logistica. In Italia l’editoria, prima industria culturale con oltre 200 milioni di copie stampate nel 2021 per un valore di 3,9 miliardi di euro (fonte Istat), è un articolato tessuto di piccole e medie case editrici con cataloghi e progetti specializzati. Il settore editoriale italiano, dunque, che annovera complessivamente oltre 5.000 realtà, si conferma storicamente come un comparto polarizzato, composto da una migliaia di operatori di piccole e piccolissime dimensioni e da un nucleo ristretto di medi e grandi marchi. Oggi, la metà del valore di mercato viene realizzato da case editrici che non fanno parte dei grandi gruppi; questo è uno degli effetti dell’e-commerce che permette a marchi e progetti editoriali di ricevere negli store online la visibilità e il servizio che difficilmente avrebbero nei negozi fisici.
Oggi tutta l’industria editoriale è interessata da una trasformazione digitale che ne sta innovando i processi che ha diverse espressioni, tra cui, lato consumatori, la fruizione digitale (e-book, audiolibri e lettura in streaming), lato produttori, la digitalizzazione del catalogo e l’utilizzo del print on demand. Proprio su questo tema si basa l’Indagine indipendente “La stampa online di libri come fenomeno emergente della nuova organizzazione del mercato editoriale” condotta da 4Graph su un campione di oltre 2.200 operatori e professionisti del mondo dell’editoria.
I risultati dell’indagine offrono una visione aggiornata delle tendenze emergenti nell’industria editoriale, tra cui la crescente attenzione e sensibilità ecologica da parte degli operatori del settore che si traduce in processi più sostenibili, nell’utilizzo di carte provenienti da foreste gestite in modo corretto e responsabile (FSC) e nel ricorso alla stampa online. In particolare, nei processi produttivi si sta affermando un nuovo ecosistema digitale dove la stampa online offre inedite opportunità e vantaggi per gli editori, essendo sempre più integrata con la filiera distributiva, consentendo di ottimizzare la tiratura ed eventuali ristampe. A questo proposito Biagio di Mambro, amministratore di 4Graph, commenta. “Operando da diversi anni come tipografia online, possiamo confermare che l’integrazione tra print on demand e logistica distributiva ha permesso di mantenere in vita commerciale titoli che vendono poche centinaia di copie all’anno, creando maggiore movimentazione del catalogo e della coda lunga”.
I risultati dell’Indagine condotta da 4Graph confermano un aumento dell’utilizzo del print on demand con volumi in crescita che passano da qualche decina di copie a tirature medie vere e proprie (1.000 o più). Un trend che interessa sicuramente l’editoria di varia, così come quella scolastica, scientifica e letteraria. Tra gli utilizzatori dei servizi di stampa online anche le librerie che apprezzano la possibilità di ristampare anche la singola copia, così come gli e-shop che avviano la produzione solo a libro venduto.
Secondo l’Indagine, gli editori dimostrano di ricorrere sempre più frequentemente al print on demand per stampare piccoli stock di titoli a bassa rotazione, ristampare just in time i titoli richiesti dalle librerie, mantenere vivo un titolo allungandone il ciclo di vita, evitando allo stesso tempo stampe inutili per rendere i processi più sostenibili in chiave green. In particolare, i professionisti coinvolti nell’Indagine di 4Graph hanno dichiarato di ricorrere al print on demand principalmente per la stampa di prime edizioni e titoli inediti (68,12%). Seguono titoli minori in piccole tirature (23,19%), titoli on demand venduti tramite e-commerce a parimerito con le ristampe (4,35%). “L’utilizzo del print on demand consente di stampare libri anche solo quando sono già stati venduti, con vantaggi in termini economici, logistici (ottimizzazione del magazzino) e ambientali (minore spreco di carta)”, aggiunge Di Mambro.
Il mondo dell’editoria, infatti, si sta rivelando sempre più attento all’ambiente, anche in risposta a una sensibilità green sempre più diffusa tra i consumatori come dimostra l’incremento della domanda di libri stampati su carta FSC. Come sta avvenendo in altri comparti industriali, anche alcuni player dell’editoria stanno perseguendo politiche finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività produttive. Una risposta a queste esigenze è sicuramente la stampa on demand che, oltretutto, porta con sé una riduzione dei costi di produzione pur garantendo elevata qualità del prodotto finale.
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