La Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni in corso alla Farnesina è stata aperta dalle parole di Giorgia Meloni. “Quello che inauguriamo è soprattutto un dialogo tra pari, basato sul reciproco rispetto, perché tra Europa e Mediterraneo allargato non può esserci un rapporto competitivo o conflittuale perché in realtà gli interessi sono molto più convergenti di quanto noi stessi riconosciamo”, ha detto il premier.
“L’immigrazione illegale danneggia tutti”
“L’immigrazione illegale di massa danneggia tutti, tranne che le organizzazioni criminali, che usano la loro forza sulla pelle dei più fragili”, ha continuato il presidente del Consiglio nel suo discorso. “Italia ed Europa hanno bisogno di immigrazione ma non possiamo dare il segnale che viene favorito chi entra illegalmente a scapito di chi lo fa legalmente”, ha spiegato Meloni, secondo la quale “combattere le reti di trafficanti ci consente di offrire più occasioni di immigrazione legale”.
“Serve un impegno comune contro i trafficanti”
“Serve un impegno comune e più collaborazione per contrastare la rete dei trafficanti” che gestiscono le migrazioni illegali”, ha sottolineato Meloni. “La nostra priorità dovrebbe essere quella di rafforzare la cooperazione operativa tra le nostre forze di polizia e autorità giudiziarie, l’impegno a perseguire i trafficanti di essere umani, di aggiornare le legislazioni, in modo che il lavoro fatto da una nazione non venga reso vano dalle reti di trafficanti estese. Occorre ragionare di come insieme possiamo occuparci delle principali ‘armi’ usate per questo commercio che sono le imbarcazioni che sono sempre più inadeguate a compiere le traversate”, ha aggiunto, ed è “fondamentale la cooperazione per colpire il cuore di queste mafie che sono le reti finanziarie”. Per questo “sarebbe utile un coordinamento tra le nostre strutture di intelligence perche’ noi parliamo sempre degli scafisti ma e’ l’ultimo anello di una catena sempre più lunga”.
“E’ nostro dovere occuparci dei nostri Stati ma anche del destino di queste persone”
“Al centro dei flussi migratori ci sono soprattutto le persone, vite, speranze, paure sofferenze. Usate, sfruttate da organizzazioni criminali che seguono solamente la logica del profitto e ognuno ha negli occhi la morte di chi non è riuscito a superare i viaggi della speranza, la disperazione dei sopravissuti che hanno perso i cari. Allora è nostro dovere occuparci, ovviamente, dei nostri Stati ma anche del destino di queste persone. Ecco perché penso che dobbiamo iniziare insieme un percorso di dialogo, che però deve portarci a centrare obiettivi concreti”, ha osservato il presidente del Consiglio, indicando quattro punti di discussione sul tema: contrasto all’immigrazione illegale; governo dei flussi legali di migrazione; sostegno ai profughi e ai rifugiati e “soprattutto la cosa più importante di tutte – ha sottolineato Meloni – altrimenti tutto sarà insufficiente, ossia una cooperazione ad ampio raggio per sostenere lo sviluppo in Africa e in generale nei Paesi di provenienza delle rotte, affrontando le radici e le cause più profonde delle migrazioni”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845