Milano. Protesta degli animalisti contro Lidl: non rispetta il benessere degli animali coinvolti nelle filiere

Zampe di velluto

Continua la protesta contro Lidl: Essere Animali e Animal Equality chiedono più tutele per i polli. L’organizzazione Essere Animali ha protestato davanti ai punti vendita di Lidl il 14 luglio a Bologna e il 22 luglio a Milano insieme all’associazione Animal Equality Italia. Gli attivisti hanno mostrato striscioni, cartelli e distribuito centinaia di volantini per chiedere al gigante del discount di mostrare un impegno chiaro e in linea con lo European Chicken Commitment per adottare maggiori tutele del benessere dei polli coinvolti nella propria catena di approvvigionamento.  Continua la campagna nei confronti di Lidl, iniziata a ottobre 2022, con cui 20 ONG europee per la protezione degli animali chiedono alla catena di supermercati discount di tutelare i polli allevati dai propri fornitori.

Il 14 luglio Essere Animali, organizzazione che dal 2011 lavora in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare, ha protestato davanti al supermercato Lidl di Via Sebastiano Serlio a Bologna. Ha fatto poi lo stesso il 22 luglio a Milano, insieme all’organizzazione Animal Equality, organizzazione internazionale che dal 2006 si batte in difesa degli animali, davanti a un punto vendita Lidl a Piazzale Lodi. Gli attivisti avevano con sé striscioni, cartelli e hanno distribuito centinaia di volantini tra i passanti e i clienti del supermercato.La campagna internazionale #LidlChickenScandal è stata lanciata nell’ottobre 2022 e ha visto la partecipazione di una coalizione internazionale di oltre 80 organizzazioni — riunite nella Open Wing Alliance — che si battono per porre fine alle pratiche più crudeli dell’industria avicola e ridurre così la sofferenza di questi animali.

Dal lancio della campagna sono state pubblicate 5 indagini in allevamenti fornitori di Lidl in diversi Paesi europei, tra cui una realizzata in Italia da Essere Animali in due allevamenti intensivi di polli in Lombardia. Tutte le indagini mostrano le terribili condizioni di vita dei polli nella filiera Lidl, dove sovraffollamento, rapido accrescimento che porta a deformazioni e sofferenze, morte precoce, problemi all’apparato locomotorio, carenze igienico-sanitarie, ma anche violenze da parte degli operatori, sono la regola. In Europa sono oltre 300 le aziende che hanno già aderito all’ECC e tra quelle italiane si contano Carrefour, Cortilia, Eataly e Fileni. Si tratta di aziende che hanno scelto di lavorare in una direzione in linea con quanto richiesto dalle associazioni, una dimostrazione concreta di come le richieste contenute nell’ECC siano non solo attuabili, ma anche in linea con le aspettative dei consumatori, sempre più attenti al benessere degli animali allevati e alla sostenibilità delle aziende.

Brenda Ferretti, Campaigns Manager a Essere Animali afferma: «Dal lancio della campagna sono state raccolte oltre 400mila firme in tutta Europa per chiedere a Lidl di fare differenza per milioni di polli e dimostrare un impegno concreto nel migliorare le loro condizioni di vita. Ed essendo Lidl uno degli attori principali della grande distribuzione organizzata, con 12 mila punti vendita nel mondo e 700 solo in Italia, la loro adesione allo European Chicken Commitment avrebbe un impatto positivo nei confronti di milioni di animali». Ombretta Alessandrini, Coordinatrice Campagne per Animal Equality Italia dice: «Oltre 20 organizzazioni si sono unite alla campagna per chiedere a Lidl di impegnarsi a ridurre le sofferenze dei polli in Europa. Siamo supportati da migliaia di persone che hanno deciso di sostenere la petizione con una firma e chiedere all’azienda di fare un passo avanti decisivo. Vogliamo che Lidl dimostri di avere a cuore l’opinione dei suoi consumatori e faccia la scelta giusta per gli animali».

Essere Animali lavora con società, istituzioni e aziende per riconoscere tutele adeguate agli animali allevati a scopo alimentare, garantendo loro di poter esprimere i propri bisogni naturali. Lavoriamo per porre fine agli allevamenti intensivi e promuovere il passaggio a un sistema alimentare sostenibile e che preveda la transizione a un’alimentazione a base vegetale e senza sofferenza animale.

Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasile e India.

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