400 alberi sono caduti a Milano centinaia gli interventi dei vigili del fuoco, della polizia locale e della protezione civile in questi giorni, la viabilità è difficile.
Osserva MilanoToday “Giovedì sera, ancora circa 700 punti di Milano erano ostruiti e impraticabili. Poi ci sarà da verificare i parchi, messi in secondo piano dalle squadre d’emergenza. In alcuni casi, come ai Giardini di Porta Venezia, si parla di un albero caduto ogni dieci.”
In questo disastro, gli olmi di via Mac Mahon si sono (tutti) salvati, hanno (tutti) resistito alla tempesta. Si chiede il quotidiano “Miracolo? No, secondo Enrico Fedrighini, ora consigliere comunale della Lista Sala e, qualche anno fa, assessore al verde del Municipio 8. Merito del pulling-test, ovvero del test di trazione per verificare la stabilità dell’apparato delle radici di un albero. “Deve diventare prassi”, commenta Fedrighini a MilanoToday, “e il progetto Mac Mahon rappresenta l’esempio dell’efficacia di tale pratica”.
La storia “Nel 2013 Atm chiese al Comune di Milano di intervenire per abbattere la gran parte degli olmi, perché le loro radici, a dire dell’azienda dei trasporti, creavano troppi problemi ai binari dei tram, che andavano comunque sostituiti. Inizialmente Palazzo Marino sembrò acconsentire. Ma dal quartiere si sollevò una protesta fortissima, da parte degli abitanti, che fu ascoltata in Municipio 8 …Il risultato: anziché 174 piante, ne furono abbattute 29, le più compromesse. Tra l’altro risparmiando circa 4 milioni rispetto al progetto originario, perché eseguire i test di trazione costa meno che abbattere e sostituire gli alberi “in massa”. I lavori furono avviati nel 2015 e, un anno dopo, via Mac Mahon risplendeva con un nuovo ‘tappeto verde’, nuovi binari e soprattutto quasi tutti gli olmi storici”
AGI chiede ”Non utilizzare il legno come rifiuto, com’è nelle intenzioni del Comune, significa anche non prendere in considerazione l’ipotesi che lo si trasformi in combustile.
“La procedura seguita di solito per gli alberi in questi casi è di biotriturare il materiale – spiega l’arboricoltore e agronomo Alessandro Pestalozza – e destinarlo a un centro di compostaggio. Si esegue il procedimento della cippatura da cui si ricava il cippato, cioé il legno sminuzzato che può essere usato come un combustibile alternative alle fonti energetiche non rinnovabili. La cippatura è una pratica virtuosa per l’ambiente anche perché la percentuale di anidride carbonica che produce è poca”.
Anna Ferrari
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