Si apre il bazaar delle case MM?

Milano
Ne avevamo già dato notizia su queste pagine virtuali: le case popolari tra via da Tradate e De Pediis verranno vendute da MM che non ha i soldi da ristrutturarle. Ma. C’è sempre un “Ma” quando si parla di case popolari a Milano. Raccogliamo dunque la testimonianza di un inquilino:

“E’ dallo scorso anno che da MM vengono a fare rilevamenti esterni, anche perché era da 40 anni che mancava la manutenzione straordinaria. Nulla, però, è stato detto sugli interni, nonostante le numerose promesse, addirittura di sviluppo della domotica. Maran, lo scorso Luglio, parlava di un piano da 20 milioni di euro per l’intero progetto. Così si era deciso di smantellare il condominio, e dando rimborsi agli inquilini, per spostarli altrove.

Nella situazione attuale, con antenne che non funzionano, stranieri che dormono nei solai e nelle cantine, il Comune ha però un nuovo colpo di scena: ha avanzato nuove proposte di ristrutturazione. Anche, a quanto ci era stato detto, non avrebbero più investito. Dal 15 luglio abbiamo rivisto dei tecnici di MM per ulteriori rilevamenti. La loro versione era che si intendeva, da parte del Comune, ristrutturare la parte esterna E quella interna. Così da settembre e ottobre potrebbero partire dei lavori di ristrutturazione, senza però dirci nulla sui trasferimenti, anche perché viste le condizioni attuali è difficile che gli inquilini possano restare. Maran ha promesso di venire da noi i primi di settembre, per ascoltare le nostre opinioni sui trasferimenti. Lo aspettiamo con ansia.”

Ma cosa vuol dire tutto questo? Lo chiediamo a Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:

“Il Comune versa in un evidente stato confusionale sulle condizioni, la sostenibilità e le spese necessarie al mantenimento del proprio patrimonio immobiliare, in particolare per quanto riguarda la parte ERP. Lo avevamo già visto sulla vicenda dei certificati antincendio, di cui non si conosce l’esatto numero, sulla questione amianto, sulla questione PNRR. Adesso siamo ai lavori di ristrutturazione di case da vendere. E, davvero, fa rabbia vedere un intervento del genere dopo 40 anni alla vigilia della cessione. Tanto che speriamo di aver frainteso e che a settembre Maran apparirà per dire agli inquilini che no, non saranno sfrattati, che Milàn l’è un grand Milàn e riparerà le loro case e loro non saranno gettati ai quattro venti. Mi rifiuto, invece, anche solo di considerare l’ipotesi che siano lavori che hanno il solo scopo di alzare il prezzo. Fatti ora che è troppo tardi per incassare di più, mentre sono stati negati agli inquilini per dieci anni non potendo fare cassa. In ogni caso attendiamo settembre per esprimerci. La Speranza, dopotutto, è l’ultima a morire”

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