Ferragosto, l’altra faccia di una città che non può andare al mare o in montagna e sono i poveri o nuovi poveri che non sanno come mangiare a pranzo o a cena. Brutalmente sono i dimenticati, gli ultimi, la cui fragilità diventa necessità, in un modo o in un altro, di sopravvivenza. Un Diritto con la D maiuscola che, pare strano, da prioritario diventa secondario con l’amministrazione attuale. Le sedi di carità suppliscono con la loro presenza eroica, sì, eroica e senza limiti, ma se non ci fossero? La fame non va in vacanza e i numeri in crescita dei bisognosi, a qualunque titolo, rappresentano un mondo che esalta la dignità silenziosa e condanna implicitamente il perseverare di una disuguaglianza sociale sempre più evidente.
Non si è fermata un attimo l’Opera Cardinal Ferrari, neppure durante il mese di agosto dove è stata in prima linea per i numerosi senza dimora del milanese che si sono trovati ad affrontare non solo il grande caldo ma anche i temporali e i forti nubifragi. Colazioni, pranzi e merende serviti della storica mensa di via Boeri, cambio indumenti, docce, raccolta straordinaria di occhiali da lettura e biancheria intima, e tantissimi altri servizi intensificati per il periodo estivo che ha provato come non mai il territorio. A Ferragosto a servire alla tavola, con il sorriso in volto e la generosità nel cuore, era presente una squadra di oltre 20 volontari per grande pranzo preparato per 200 persone, dai clochard alle famiglie in difficoltà.
«Aprire le porte di Casa Opera nelle giornate di festa, come tutti gli altri giorni e soprattutto alle persone senza dimora, vuol dire ancora una volta reagire all’emarginazione e alla solitudine di quest’epoca, non voltandosi dall’altra parte e trovando la bellezza della dignità, nell’accoglienza che dobbiamo riservare a tutti i costi a queste persone fragili. Ed è una vera sfida che soprattutto in questi giorni, viene accolta con grande entusiasmo dai nostri volontari che, davvero in tanti, decidono di partecipare con orgoglio e immensa gioia, a servire il pranzo ai Carissimi. In questa giornata speciale non dimenticano di essere solidali e di tendere la mano a chi è in difficoltà mettendo da parte impegni familiari e di vita» dichiara il Prof. Pasquale Seddio, Presidente Opera Cardinal Ferrari.
Scrive Il Fatto Quotidiano “Le code di fronte a Pane Quotidiano a Milano aumentano ogni giorno di più. Oltre quattromila persone al giorno vengono a ritirare una busta della spesa gratuita nelle due sedi cittadine. “Un numero che è in aumento rispetto alla scorsa estate” spiegano i volontari che ogni giorno distribuiscono beni di prima necessità. Pane, latticini, verdure per un valore che si aggira intorno ai quindici euro. Un aiuto “sempre più fondamentale per tante famiglie, lo spettro dei beneficiari si sta ampliando sempre di più – racconta al Fatto.it il vice presidente di Pane Quotidiano Luigi Rossi – il potere d’acquisto diminuisce e si creano nuovi poveri. Oggi con uno stipendio medio a Milano non si vive più”.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano
Hanno preso suggerimenti dalla rubrica del dott. Berrino sul corriere o cucinano solo grassi a più non posso? Invece di buttare soldi in piste ciclabili perchè il comune non ha previsto una protezione dal caldo e dalla pioggia per queste persone?