Uno dei più grandi maestri del barocco italiano era milanese: la sua memoria in città
Michelangelo Merisi, noto a tutti come Caravaggio, è considerato uno dei più grandi maestri del barocco italiano, con opere caratterizzate da quell’ inconfondibile gioco di luci ed ombre che arriva ad anticipare di secoli la fotografia. Pochi sanno che il grande artista era milanese e che visse in questa città e nel territorio del ducato di Milano dalla sua nascita, nel 1571, al 1592.
Ecco i luoghi dove incontrarlo ancora.
1 Santo Stefano Maggiore
Nato a poca distanza da questa antica chiesa, qui Caravaggio venne battezzato il 30 settembre 1571.
#2 Certosa di Garegnano
In questa chiesa, all’epoca fuori dalle mura cittadine, Simone Paterzano, maestro di Caravaggio, eseguì tra il 1578 e il 1582 la decorazione del suo presbiterio, un opera di grande impatto controriformistico dettato dai canoni imposti dal card. Borromeo.
L’ artista tredicenne vide l’opera del suo maestro traendone ispirazione dai dettagli per le sue future nature morte.
All’interno di questa chiesa si trova la “pietà” di Paterzano, eseguita nel 1584/88 per l’ormai demolita chiesa di Santa Maria della Scala durante il periodo di apprendistato del giovane Caravaggio.
#3 Chiesa di San Fedele
#4 La Pinacoteca Ambrosiana
Qui è conservata la celebre “canestra di frutta” di Caravaggio, una delle prime opere del suo periodo romano eseguita per il card. Federico Borromeo nel 1595/98.
#5 La Pinacoteca di Brera
Brera conserva la prima opera eseguita da Caravaggio dopo la sua fuga da Roma nel 1606, la seconda versione della “Cena in Emmaus”.
Si tratta di un’opera buia, intima, caratterizzata da quel bagliore di luce proiettata verso la tavola in cui Cristo stesso rivela ai due pellegrini di Emmaus la sua identità.
MATTIA GALBIATI (MILANO CITTA’ STATO)
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