Mercoledì 30 agosto. ore 20.30 Basilica di Santa Maria della Passione via Conservatorio 16 Concerto di Chiusura Monteverdi: Missa in Illo tempore Biscantores
Luca Colombo, direzione
La XVII edizione di Milano Arte Musica termina il 30 agosto con un gran finale, affidato a un ensemble che si sta distinguendo per la virtuosa unione dell’amore per la polifonia e il lavoro di ricerca filologica sulle prassi esecutive del tempo: i Biscantores. Con la Missa in Illo tempore di Claudio Monteverdi, capolavoro assoluto della produzione sacra, l’ensemble diretto da Luca Colombo chiude lo splendido cerchio Monteverdiano aperto nel 2022 con il Vespro della Beata Vergine, dando vita a un’esibizione dai toni estremamente evocativi e di notevole impatto emotivo.
Il concerto sarà anticipato dalla Conferenza “La Missa in Illo Tempore”, tenuta dal musicologo Daniele Torelli che il 30 agosto alle ore 18.00 presso la Sala Capitolare del Bergognone incontrerà il pubblico per un excursus dettagliato sulla figura del grande compositore cremonese.
Il concerto apparecchia una celebrazione sontuosa nella forma di un’esplosione di vitalità che offre una sonora smentita a ciò che normalmente associamo alla musica chiesastica. Traliccio portante della serata è la composizione che le presta il titolo, partitura più che mai ambiziosa. Monteverdi diede alle stampe la Missa da capella a sei voci, fatta sopra il motetto “In illo tempore” del Gomberti insieme al più celebre Vespro della Beata Vergine nel 1610, l’anno in cui moriva il Caravaggio, nella Venezia capitale dell’editoria musicale, presso lo stampatore Ricciardo Amadino, che l’anno prima gli aveva pubblicato L’Orfeo e da vent’anni proponeva la produzione nuova dei madrigali. Venezia sarà l’approdo definitivo del futuro maestro della cappella ducale di San Marco; per il momento Monteverdi è al servizio del Gonzaga. Il servizio a Mantova, oneroso e mal retribuito, dopo vent’anni iniziava a stare stretto a Monteverdi, che si guardò intorno. La visita di papa Paolo V a Mantova nel 1607, l’anno dell’Orfeo, potrebbe avergli suggerito una strada, non senza analogie con quanto avrebbe fatto un secolo più tardi Bach con la Messa in si minore. Il 26 luglio 1610 il vicemaestro Bassano Cassola segnalava che «Il Monteverdi fa stampare una messa da cappella a sei voci di studio et fatica grande, essendosi obligato maneggiar sempre in ogni nota per tutte le vie, sempre più rinforzando le otto fughe che sono nel motetto “In illo tempore” del Gomberti e fa stampare unitamente ancora di salmi del vespero della Madonna […] con pensiero di venirsene a Roma questo autumno per dedicarli a Sua Santità». Effettivamente, Messa e Vespro uscirono con dedica a Paolo V, benché il viaggio a Roma si traducesse in un nulla di fatto professionale (come sarebbe accaduto anche a Bach).
Completa questa celebrazione solenne una serie di pagine vocali e strumentali. Queste ultime propongono la vitalità della scrittura, pseudo-improvvisativa o contrappuntistica, dell’irrequieto Tarquinio Merula, come Monteverdi nativo di Cremona, dove operò, come anche a Lodi e Bergamo, in un continuo mulinello di incarichi che lo portò fino a Varsavia, dove fu «organista di chiesa e di camera» di re Sigismondo III. Fu a Venezia che Merula pubblicò tra il 1615 e il 1651 quattro libri di canzoni strumentali, presentandosi, nella prefazione del primo, in questi termini: «S’applicò l’autore alla composizione musicale e al suono dell’organo fin da’ primi anni, e questa opera fu il suo primo parto, dichiarandosi egli novello compositore». Ma sono soprattutto altre quattro pagine monteverdiane a completare l’offerta spiritual-musicale, offrendo una meravigliosa varietà stilistica che compensa l’arduo stile antico della messa con il versante più moderno rappresentato dal ricorso alla voce sola o dalla scrittura più cordialmente omofonica delle Litanie, tenendo sempre al minimo, il basso continuo, l’apporto strumentale. Pubblicate rispettivamente nel 1620 (le Litanie), nel 1624 in cui si ascoltò il Combattimento di Tancredi e Clorinda (Ego flos campi), nel 1629 (il Salve Regina), infine nella Selva morale e spirituale, 1640 (il Laudate Dominum e ancora il Salve Regina), queste pagine piegano la scrittura melismatica del canto solistico all’eccitazione della lode (il Laudate Dominum), a dolcezza estrema (Ego flos campi), all’intensità della supplica (la perorazione finale del Salve Regina), declinando l’emozione del sacro attraverso gli affetti più diversi.
INFORMAZIONI
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 –
tel 02.76317176 | 3477248915
e-mail mail@lacappellamusicale.com
BIGLIETTI
Intero: posto unico numerato 15 euro
Ridotto*: posto unico numerato 12 euro
Under12: ingresso gratuito
Biglietto sospeso: regala un biglietto! Sarà destinato agli utenti dei servizi sociali del Comune di Milano
*Biglietto Ridotto: destinato a Under26, Gruppi di minimo 10 persone (acquisto in prevendita)
Punti vendita:
sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto
online (con diritto di prevendita): Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
presso Associazione Culturale La Cappella Musicale (via Vincenzo Bellini, 2)
Lunedì dalle 15.00 alle 18.00
Mercoledì dalle 10.00 alle 13.00
È fortemente consigliato l’acquisto in prevendita
Per la Conferenza “La Missa in Illo tempore”
L’ingresso alla conferenza è libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite
SEDE
Basilica di Santa Maria della Passione Via Conservatorio 16 MM San Babila, tram 9, 19, bus 54, 61, 94
PROGRAMMA
Tarquinio Merula Toccata e Genius cromaticum (1595 – 1665)
Claudio Monteverdi Kyrie – Christe – Kyrie
(1567 – 1643) Missa “In illo tempore” a 6 voci e Basso Continuo
Gloria in excelsis Deo
Missa “In illo tempore” a 6 voci e Basso Continuo
Laudate Dominum in Sanctis ejus
Per soprano e basso continuo
Credo in unum Deum
Missa “In illo tempore” a 6 voci e Basso Continuo
Ego Flos Campi
Per Alto e Basso Continuo
Tarquinio Merula Canzona V
Claudio Monteverdi Sanctus
Missa “In illo tempore” a 6 voci e Basso Continuo
Salve Regina
A 3 voci (A, T, B) e Basso Continuo
Agnus Dei
Missa “In illo tempore” a 6 voci e Basso Continuo
Litanie della Beata Vergine
Per soli, coro a 6 voci e Basso Continuo
Coro e solisti
soprano I Carlotta Colombo
soprano II Carolina Intrieri
alto Elena Carzaniga
tenore I Roberto Rilievi
tenore II Niccolò Perego
basso Alessandro Ravasio
soprani Carlotta Colombo, Carolina Intrieri, Vera Milani, Noemi Borsa, Emma Brambilla, Chiara Brambilla, Miriam Frigerio, Chiara Rebaudo, Bianca
Beltrami, Silvia Vertemara
alti Elena Carzaniga, Edvige Brambilla, Monica Fumagalli, Camilla Novielli
tenori Roberto Rilievi, Niccolò Perego, Giorgio Bonafini, Davide Colnaghi, Davide Nicolussi, Gianluca Origgi
bassi Alessandro Ravasio, Alessandro Marchesi, Alessandro Sosso
Orchestra
viola da gamba Luciana Elizondo, Marco Casonato, Anais Lauwaert, Rosita Ippolito
arciliuto Mauro Pinciaroli
organo Davide Pozzi
direzione Luca Colombo

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.