La Bocconi è stata premiata con 7 ERC Starting Grant dall’European Research Council, che ha annunciato oggi i destinatari dei finanziamenti riservati ai ricercatori nella fase iniziale della carriera. In totale sono 32 i grant arrivati in Italia sui 400 totali vinti (pari al 14,8% delle proposte presentate) dalle istituzioni di 24 paesi per un totale di 628milioni di euro di finanziamenti. Dei 7 grant vinti alla Bocconi, tre sono andati a ricercatrici, un dato in linea con il 43% totale registrato a livello europeo. Ad aggiudicarsi i grant sono stati: Luca Braghieri, Michela Carlana, Erika Deserranno, Daniele Durante, Nicola Limodio, Debora Nozza, Scott Williamson che afferiscono a 5 dei 9 dipartimenti in cui è articolata la ricerca Bocconi (Economia, Computing science Finanza, Scienze delle decisioni, Scienze sociali e politiche). Con questo risultato diventano in totale 61 i grant vinti dalla Bocconi dal 2007, anno di istituzione degli ERC grant, posizionando così l’ateneo al primo posto in Italia per numero di grant vinti. Complessivamente Bocconi ha ottenuto circa 87,5 milioni di finanziamenti (di cui 10,5 in questo bando) per i progetti di frontiera nelle tre categorie di grant, su 5, a cui concorre: starting, consolidator, advanced. “Un numero così elevato di grant dimostra che la Bocconi ha raggiunto una massa critica, per cui la qualità della ricerca si coniuga alla quantità – ha commentato il rettore della Bocconi, Francesco Billari – Non registriamo singoli casi di successo nell’ottenere finanziamenti europei competitivi, ma raccogliamo i frutti di un approccio sistematico. Bocconi investe nei giovani ricercatori e li sostiene nel loro percorso di carriera: anche questo settembre su 12 nuovi ingressi nella nostra facoltà 11 sono giovani assistant professor tra cui Giulio Malavolta, proveniente dal Max Planck, a sua volta vincitore oggi di un ERC starting grant”. Questi in sintesi i progetti vincitori. Il progetto ERC SOME (Social Media: Measuring Effects and Mitigating Downsides) di Luca Braghieri ha due obiettivi principali: in primo luogo, affrontare le lacune nella nostra comprensione di come i social media influenzano gli individui e la società, e in secondo luogo, valutare l’efficacia di interventi che contrastino gli aspetti negativi dei social media. L’obiettivo generale è generare nuove conoscenze scientifiche sull’uso e l’impatto dei social media, identificare potenziali aree di intervento politico e valutare soluzioni pratiche per mitigarne gli aspetti negativi. SOFIA (Stereotypes and Opportunities: Fostering Interactions and Awareness) è un progetto di Michela Carlana che mira a studiare la formazione degli stereotipi – spesso all’origine di comportamenti distorti e possono contribuire all’ampliamento delle disuguaglianze socioeconomiche in società diverse – e a testare le politiche volte a mitigare le disuguaglianze educative, basandosi su intuizioni di economia comportamentale e tecniche di machine learning.
DIGIDEV (Digitalization of Public Service Delivery and Inclusive Development), il progetto guidato da Erika Deserranno, mira a far progredire la nostra comprensione dei fattori di successo o di fallimento della digitalizzazione nei settori pubblici dei Paesi in via di sviluppo e dei modi in cui le tecnologie digitali possono essere sfruttate per migliorare l’efficienza e l’inclusione dell’erogazione dei servizi pubblici, producendo così una crescita economica più solida e inclusiva. Il progetto NEMESIS (sociogeNEsis of criMinal nEtworks: reconStruction, dIscovery and diSruption) di Daniele Durante combina scienze sociali e statistiche per affrontare le sfide della comprensione e della lotta alle moderne reti criminali. Considera l’incompletezza e la complessità dei dati non come ostacoli, ma come risorse preziose per ampliare le conoscenze e le politiche di contrasto. Riconoscendo l’importanza dei dati mancanti e delle complesse interazioni tra i criminali, il progetto mira a sviluppare modelli statistici innovativi delle reti criminali. Questa prospettiva dovrebbe rivoluzionare gli attuali approcci alla concettualizzazione, alla ricostruzione, all’analisi e all’interruzione delle reti criminali, creando nuove opportunità per le risorse di frontiera legate ai dati, alle teorie sociali, alle strategie di applicazione della legge e alle politiche pubbliche. Il progetto FINDEV (Financial Institutions and Development) di Nicola Limodio comprende tre sottoprogetti empirici che riguardano le istituzioni finanziarie nei Paesi a basso e medio reddito. Il primo progetto indaga le frizioni nella regolamentazione finanziaria in Africa, esplorando le banche etniche e il ruolo dell’indipendenza della banca centrale. Il secondo progetto studia l’impatto del multiculturalismo e del conflitto sull’organizzazione interna delle filiali bancarie e dei mercati dei prestiti in Etiopia. Infine, il terzo progetto si concentra sull’incompletezza del mercato e sui prestiti non performanti in Cina, analizzando l’introduzione delle società di gestione patrimoniale e i loro effetti. L’obiettivo finale è quello di migliorare la nostra comprensione di queste frizioni e informare le politiche che promuovono lo sviluppo e l’efficace regolamentazione finanziaria in queste regioni.
PERSONAE (Personalized and Subjective approaches to Natural Language Processing), che vede Debora Nozza come ricercatore principale, mira a rendere la tecnologia linguistiche (LT) accessibili e utili per tutti. Il progetto intende migliorare la ricerca sui compiti soggettivi in NLP, come il rilevamento del linguaggio offensivo e l’analisi del sentiment e delle emozioni, sviluppando un nuovo campo chiamato Personal NLP, un’area di ricerca completamente nuova che studierà i compiti soggettivi dal punto di vista dell’individuo, con l’obiettivo di costruire modelli NLP che considerino le prospettive individuali. Questa nuova area di ricerca esplorerà i compiti soggettivi dal punto di vista dell’individuo come destinatario di informazioni, rendendo gli utenti attori attivi nella creazione di LT invece che semplici destinatari. Ciò consentirà un approccio più personalizzato ed efficace alla progettazione di modelli NLP, con il risultato di modelli complessivamente migliori. Scott Williamson ha ottenuto un finanziamento per DEVAL (Democratic Values and Authoritarian Legitimacy), un progetto che esaminerà gli atteggiamenti popolari verso la democrazia in un momento di declino democratico globale, facendo progredire le conoscenze su come le persone comprendano e sostengano la democrazia e su come i leader politici autoritari manipolino il sostegno popolare ai valori democratici per aumentare la loro legittimità politica. Progettando nuovi metodi per identificare il modo in cui le persone comprendono la democrazia e come possano rinunciarvi in cambio di altri risultati politici, sociali ed economici, DEVAL svilupperà progressi innovativi nella misurazione del sostegno alla democrazia. DEVAL farà inoltre progredire la conoscenza teorica ed empirica delle strategie che i leader autoritari utilizzano per rafforzare la propria legittimità facendo leva sui valori democratici. A questi 7 si aggiunge il progetto ObfusQation (Code Obfuscation in a Quantum World) di Giulio Malavolta, da questo mese in Bocconi, che vuole, da un lato, sviluppare nuove tecniche di offuscamento in grado di resistere agli attacchi portati dagli algoritmi quantistici e, dall’altro, sviluppare strumenti in grado di offuscare gli algoritmi quantistici. Uno degli elementi costitutivi della crittografia moderna è infatti l’offuscamento dei programmi. In parole semplici, gli algoritmi dovrebbero essere difficili da retroingegnerizzare e, a tal fine, il codice degli algoritmi crittografici viene reso complesso e difficile da interpretare. Le tecniche di offuscamento attualmente utilizzate, tuttavia, non resisteranno all’avvento dei computer quantistici.
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