Pnrr, da quattro atenei milanesi 100 progetti e 973 ricercatori coinvolti

Milano

Un algoritmo per individuare le falde d’acqua nascoste di Milano, un software basato sull’intelligenza artificiale per il monitoraggio dell’hate speech online, una dashboard per gestire al meglio le potenzialità della telemedicina e un progetto di desealing per utilizzare l’acqua piovana in agricoltura e in altri ambiti. Sono solo alcune delle attività di ricerca che stanno prendendo forma nell’ambito di Musa (Multilayered Urban Sustainability Action), il progetto nato lo scorso anno dalla collaborazione tra l’Università di Milano-Bicocca, ente proponente, il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Milano, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca attraverso un investimento complessivo di 116 milioni di euro.

Al progetto, che vede coinvolti 24 partner, stanno lavorando, su oltre 100 linee di attività, 973 ricercatori; di questi, 194 sono ricercatori appena assunti, il 55% donne e con un’età media di 32 anni. Il primo bilancio di Musa è stato presentato ieri mattina, presso l’Aula Magna dell’Università di Milano-Bicocca, alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, della Consigliera per le politiche dell’Innovazione e della sostenibilità in ambito universitario e della ricerca anche in attuazione del Pnrr del Mur, Alessandra Gallone, della presidente di MUSA e rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, del Rettore dell’Università Bocconi, Francesco Billari, del Delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Milano, Marco Bocciolone, del Rettore dell’Università degli Studi di Milano, Elio Franzini, del Presidente CRUI, Salvatore Cuzzocrea, del Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, del Presidente della Fondazione Global Compact Italia, Marco Frey e del consulente del ministero dell’Università per il Pnrr e professore di Analisi dei sistemi finanziari e public management dell’Università degli Studi di Bergamo, Stefano Paleari, coordinati dal vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione.

“Sono qui – ha detto Sala – per manifestare da un lato l’impegno del Comune di Milano su questo progetto e dall’altro l’ottimismo nei suoi confronti per diverse ragioni. La prima è che siamo partiti bene, senza sprecare neanche un giorno. La seconda è la qualità dei partner. Qui ci sono le istituzioni e le quattro maggiori università cittadine, fondazioni e industria e ci sono i soldi, siamo partiti bene. A coniugare il tutto c’è la qualità dei progetti su ambiti cruciali per il Comune di Milano: quando si parla di geotermia, di sostenibilità energetica, rigenerazione urbana, inclusione sociale, di ricerca, intelligenza artificiale, design, moda, è Milano. Per noi questo progetto è veramente vitale e ci auguriamo di poter giocare ancora una volta il nostro ruolo di traino e esempio per altri. Il riuscire bene in questa grande iniziativa come Musa è occasione non solo per Milano ma anche per il Paese. Dobbiamo rispondere all’atto di fiducia che ci è stato consegnato con un finanziamento importante”.

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