“La luce dell’anima nelle opere di Annamaria Roberti”

Cultura e spettacolo

 Un’anima, un’emozione, una donna.Un’artista che ci racconta come la vita può essere difficile ma allo stesso tempo bellissima e preziosa. Le sue opere, di grande impatto estetico, se osservate attentamente e lette nel profondo, ci raccontano esperienze di vita, passioni, ferite e la forza dell’essere donna. <<L’arte è entrata nella mia vita in seguito a un periodo di forte crisi emotiva – racconta l’artista – ho trovato conforto e benessere frequentando “La bottega dell’arte” di Missaglia in provincia di Lecco. È così che si è riaccesa in me quella fiamma che coltivavo fin dall’adolescenza ma che avevo accantonato per seguire una carriera diversa. Da quel momento ho presentato i miei quadri in diverse mostre e manifestazioni artistiche in Italia e in Francia ricevendo apprezzamenti e gratificazioni>>. Il fuoco dell’arte la porta a esplorare materiali e linguaggi diversi come l’argilla, la ceramica raku, l’acrilico e l’olio. La sua arte è frutto della sua evoluzione e proprio per questo non può essere sempre uguale a se stessa: passa così dal figurativo all’astratto; le figure che rappresenta sono ora più realistiche, ora più espressioniste, pur mantenendo quel tratto così gestuale e materico e quell’uso forte dei colori che la contraddistingue.  <<La donna è il fulcro del mio pensiero e della mia produzione, in ogni mio soggetto c’è una parte di me che si racconta in modo più esplicito o celato>>.  Sguardi intensi e profondi che parlano con lo spettatore come in “Ragazza dagli occhi del mare” o quelli più introspettivi e riflessivi della ragazza rannicchiata circondata da uno sfondo lucente, dorato, intervallato da pennellate più scure, sottostanti, come ad indicare che la luce che lei emana è più forte del buio e delle difficoltà.  In esposizione presso MIA – Monza International Art oltre alle opere pittoriche sono presenti tre sculture. In particolare “Anima” e “Psiche” parlano di un trascorso molto forte e per alcuni versi drammatico che aveva portato sconforto e chiusura all’artista. Il periodo vissuto è stato però di ispirazione per la realizzazione della prima delle due sculture che vanno lette come un dittico: la ferita che riporta il busto “Anima” è stata importante per dar modo al corpo di riprendersi e allo spirito di ritemprarsi; ecco così che da quel busto spuntano due ali, la ferita si rimargina e la donna rinasce, il suo corpo si fa leggero e la porta ad affrontare nuove avventure e sfide, ben consapevole che ogni rinascita non è mai un traguardo definitivo ma la possibilità di un nuovo inizio, di una nuova vita, di una rivincita.  Femminilità, forza e passione, tre elementi che caratterizzano Annamaria come artista e come donna, alla ricerca di emozioni che facciano stare bene lei e chi ha il piacere di entrare in contatto con le sue opere.

Dott. Francesca Provetti

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