Cittadella Archivi, inaugurata scultura ‘ A Liiana’ in memoria censimento ebrei

Cultura e spettacolo

 Si intitola “A Liliana”, la scultura inaugurata ieri presso la Cittadella degli Archivi, nel giardino dove sorgono le opere donate dai privati cittadini alla città di Milano e ispirate al patrimonio archivistico, dedicata alla memoria del Censimento degli ebrei, dono dall’avvocato Marco Pelligra e realizzata dall’artista Lorenzo Montinaro. Presenti alla cerimonia l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani e Alberto Belli Paci, figlio della senatrice a vita Liliana Segre. L’opera – spiega il Comune – nasce dalla ricerca e dalla lettura dei documenti custoditi nell’archivio di Cittadella: in particolare l’artista Montinaro è stato ispirato e suggestionato dalla parola “discriminato”, un termine che appare accanto ad alcuni dei nomi stilati nel documento che puntava a contare e schedare il numero e l’identità degli ebrei residenti in Italia. Discriminati erano, infatti, quegli ebrei italiani che ad un primo momento, subito dopo la pubblicazione del Manifesto della razza da parte del regime fascista, venivano “esonerati” dalle proibizioni e dalle persecuzioni che vennero poi attuate con l’emanazione delle leggi razziali. Questa parola diviene così protagonista del lavoro di Montinaro “A Liliana” e infatti campeggia sull’opera ma nella sua declinazione femminile “discriminata”, con l’obiettivo di andare dal singolare al plurale, quindi al collettivo. Il riferimento diventa perciò alla comunità discriminata, quella ebraica, e va a riportare il termine stesso al suo significato più comune e diffuso. La scelta di intitolare l’opera “A Liliana” nasce poi in rapporto alla grande testimonianza della senatrice a vita Segre, sopravvissuta all’orrore dei campi di sterminio. La parola “discriminata” è incisa su una lastra in marmo di Carrara bianco, dove si possono vedere ben evidenziate -colorate in grigio – le lettere che compongono un’altra parola: rinata.

Questo termine, che rimanda al concetto di rinascita, fu scelto proprio dalla senatrice a vita in un’intervista, per riferirsi all’incontro che ebbe con l’uomo che sarebbe poi diventato suo marito, Alfredo. La lastra si adagia su due colonne sdraiate, in principio appartenenti alla struttura del Teatro alla Scala di Milano. Quando erano in uso avevano la funzione di sorreggere la stessa area dell’architettura, mentre nell’opera Montinaro desidera evocare dinamiche che avvengono o possono avvenire solo quando il personale diviene plurale, così come testimonia la vita stessa di Liliana Segre, un vero e proprio monumento alla Memoria collettiva, che ogni giorno si impegna a contrastare l’odio e l’intolleranza in ogni sua forma, perché nessuno possa mai dimenticare uno dei periodi più bui della nostra storia moderna. Il Censimento degli Ebrei, a cui è dedicata l’opera, custodito presso la Cittadella degli Archivi, per l’intero mese di novembre (in occasione della ricorrenza del 17 novembre, data della promulgazione delle leggi razziali) verrà esposto presso il Memoriale della Shoah. “L’opera che abbiamo inaugurato oggi – dichiara l’assessora ai Servizi civici Gaia Romani – va a rinforzare l’attenzione al tema della Memoria, che stiamo portando avanti in varie forme e modi. Proprio il Censimento degli ebrei è diventato un ponte fra la Cittadella degli Archivi e il Memoriale della Shoah, dove un anno fa, in occasione del 17 novembre, lo abbiamo portato alla presenza della senatrice Segre e dove ritornerà per tutto novembre anche quest’anno. Questa scultura rappresenta, insomma, un’occasione ulteriore per conoscere e riflettere su ciò che ha rappresentato il Censimento, ovvero il preludio di una delle tragedie più grandi che l’umanità abbia mai conosciuto. Per questo, ci tengo a ringraziare l’artista Montinaro, per il senso profondo con cui ha realizzato l’opera, e l’avvocato Pelligra per averla donata alla città”.

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