Buona domenica amici sportivi, è iniziata venerdì la quinta giornata del campionato, con due anticipi in calendario:
A Lecce in campo i giallorossi di D’Aversa contro la neopromossa Genoa. E’ un bolide di sinistro da fuori area di Remi Oudin, a regalare al Lecce i tre punti e il secondo posto momentaneo in classifica. La squadra leccese supera di misura il Genoa per 1-0 e resta imbattuta in Serie A. Si tratta della miglior partenza della storia dei pugliesi che adesso sognano in grande. Genoa in 10 per quasi un’ora per l’espulsione di Martin. Allo stadio di Via del Mare ci sono ottime ragioni per inneggiare, festeggiando un altro risultato decisamente utile alla classifica, soprattutto in proiezione futura.
L’altro anticipo, tra Salernitana e Frosinone, finisce 1-1 con i ciociari che sono stati più pericolosi nel primo tempo mentre hanno ceduto il dominio del gioco ai granata nella ripresa. Le reti di Romagnoli e Cabral regalano un punto a testa a Sousa e Di Francesco. Ambedue gli allenatori possono dirsi soddisfatti solo parzialmente.
.
Tre invece gli anticipi di ieri, sabato 23 settembre, a partire dal match di S.Siro che ha visto il Milan opposto al Verona con una mezz’ora di ritardo sull’orario previsto, causa violento nubifragio con grandinata. Un Milan che cerca di risalire dal pantano psicologico dopo il pareggio in Champions contro il Newcastle dell’ex Tonali, ma soprattutto dopo il disastro derby. E pur correndo qualche rischio in avvio, riesce a sbloccare presto la partita con una incursione di Leao, che si esibisce in una delle sue azioni tipiche in velocità e mette a segno il vantaggio rossonero quando è il minuto 8. Rinfrancato anche il pubblico, gli uomini di Pioli cercano di sfruttare l’onda positiva per incrementare il vantaggio, ma il Verona non sembra mollare il colpo troppo facilmente e reagisce con una certa intensità, senza tuttavia creare grossi problemi alla difesa rossonera. Il Milan archivia così la brutta settimana con una vittoria di misura sul Verona, una partita decisa 1-0 dalla sgroppata di Rafael Leão e, di fatto, mai decollata. Rossoneri, a tratti, col freno a mano tirato ma coi tre punti in tasca. Tutto questo nella giornata di memoria (oltre che per l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) per la scomparsa, a 81 anni, della storica bandiera Giovanni Lodetti e dell’esordio in maglia Milan del terzino sinistro classe 2005 Davide Bartesaghi.
.
Alle 18 è il turno della Juventus, in campo a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Bianconeri che sembrano determinati e ruvidi nell’aggressione all’avversario, ma senza sconfinare in scorrettezze evidenti. E’ però il Sassuolo, a sorpresa, ad andare in vantaggio al 12′: papera di Szczesny, che di fatto su un tiro potente di Loriente, da fuori, se la butta dentro da solo in maniera davvero un po’ goffa. Responsabilità netta del polacco. Reagisce la Juventus e arriva al pareggio al 19′ con un aiutino da parte emiliana: grande lancio di Chiesa che, da sinistra, mette un bel pallone tagliato sul secondo palo: Vina, per anticipare Mckennie, infila nella sua porta! Tutto da rifare per il Sassuolo, che non si perde d’animo e ricomincia a cucire gioco, con la Juventus che fa opposizione da par suo. Partita che diventa interessante e vivace, il Sassuolo sente di avere qualche chance dalla sua e ci prova, finché sul finire del primo tempo riesce nuovamente ad andare a bersaglio: bell’azione di Matheus Henrique che taglia il campo, serve il mancino di Berardi che arriva in corsa e di prima insacca, calciando forte e preciso. Sassuolo di nuovo avanti, Juve di nuovo sotto al fischio dell’intervallo. La ripresa inizia sullo stesso ritmo, squadre che ribattono reciprocamente gli attacchi, ma sembra prendere quota il Sassuolo anche se, dopo una grossa occasione sprecata da Lauriente, rischia a sua volta il pareggio con Vlahovic che mette di poco a lato. Al 76′ entra Kean per Vlahovic, e un minuto dopo la Juventus trova il pareggio con Chiesa su invito di Fagioli. Ma il pari non soddisfa né l’una né l’altra, e il Sassuolo sembra avere un pizzico di cattiveria in più. Lo dimostra con Pinamonti, che raccoglie una maldestra respinta di Szczesny su tiro di Laurientè e di testa mette dentro, portando avanti per la terza volta il Sassuolo. E’ l’82’, gli emiliani operano 3 cambi ma è la Juventus che sembra aver già alzato bandiera bianca. Pochi minuti dopo, in pieno recupero (94′) qualcosa fa chiaramente capire che per i bianconeri la giornata è da dimenticare: follia clamorosa di Gatti che fa il retropassaggio a Szczesny mentre il portiere polacco, che gli aveva appena passato palla, era 10 metri fuori dai pali, ed è il patatrak totale, 4-2. Delirio neroverde, vittoria comunque meritata, ma che harakiri per Allegri! Roba da matti, anzi da…Gatti!
Chiude in serata l’incontro tra Lazio e Monza, che si affrontano all’Olimpico. Bella e coraggiosa la prova della squadra di Palladino, che annusa il momento negativo della Lazio e scende nella Capitale per tentare il colpaccio. Dopo poco più di 10 minuti però, Ciurria atterra Zaccagni in area. Per Abisso è rigore e Immobile dal dischetto fa 1-0 per la Lazio e 196 per lui in Serie A. Partenza in salita per i brianzoli che non non si scompongono. Al 36′, Ciurria si fa perdonare del fallo da rigore superando Hysaj e mettendo il pallone in mezzo all’area. Kyriakopoulos liscia, Patric sfiora, Gagliardini arriva con il piattone e segna l’1-1 che resterà definitivo. Primo gol con la nuova maglia per l’ex Inter, che disputa un’ottima gara giocando tanti palloni per i compagni. Nel secondo tempo, Immobile centra il palo su un tiro deviato mentre Provedel salva il risultato respingendo un tiro pericoloso di Kyriakopoulos. Sarri nella ripresa cambia, aggiusta, rimodella ma il risultato non cambia, resta uno scialbo pareggio e la una luce che ancora in casa Lazio non vuol sapere di accendersi.
E’ tutto per il sabato in serie A, arrivederci a domani per i commenti sulle restanti 5 partite della 5a giornata.