E’ in arrivo un nuovo sciopero Milano, il 29 settembre: ecco quali sono gli orari e le fasce garantite per i pendolari milanesi
Il 29 settembre si prospetta come una giornata nera per i pendolari milanesi, poiché è stato proclamato uno sciopero di 24 ore da parte dei lavoratori dell’Azienda Trasporti Milanesi (Atm). Questa protesta, che coinvolge le linee di metropolitana, bus e tram, è stata indetta a livello nazionale dal sindacato Usb Lavoro Privato, suscitando preoccupazione tra coloro che dipendono dai mezzi pubblici per gli spostamenti quotidiani.
Gli orari e le fasce garantite
Atm ha comunicato agli utenti che lo sciopero del personale viaggiante e di esercizio delle linee di superficie e metropolitane sarà possibile dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 al termine del servizio. Ciò significa che le corse saranno garantite solo dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 in poi. Durante le altre ore della giornata, esiste un concreto rischio di ritardi e cancellazioni dei servizi di trasporto pubblico, perturbando la routine dei pendolari.
L’adesione e i motivi dello sciopero
L’adesione dei lavoratori agli scioperi indetti dal sindacato Usb Lavoro Privato è variata in passato dal 5 al 19 per cento. Se l’adesione dovesse raggiungere numeri a due cifre, è probabile che si verifichino disagi significativi per gli utenti dei mezzi pubblici.
Le motivazioni alla base di questa protesta sono varie e riflettono le preoccupazioni dei lavoratori:
Tariffe dei servizi ed energia: I lavoratori si oppongono all’aumento delle tariffe dei servizi pubblici e dell’energia, poiché ciò può avere un impatto negativo sui bilanci familiari.
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Spese militari e invio di armi in Ucraina: Il sindacato promuove la pace e il disarmo, cercando di bloccare le spese militari e l’invio di armi in Ucraina.
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Salari iniziali: C’è una richiesta di miglioramento dei salari iniziali dei lavoratori per garantire una maggiore equità economica tra i dipendenti.
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Appalti e subappalti: Il sindacato vuole rivedere i criteri che portano all’assegnazione di appalti e subappalti a aziende che offrono servizi di bassa qualità, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi pubblici.
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Sicurezza sul lavoro: La protesta sottolinea la necessità di migliorare le condizioni di lavoro e garantire la sicurezza dei dipendenti.
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Salario minimo di 10 euro l’ora: Il sindacato si batte per un salario minimo di 10 euro all’ora, ritenendo che rappresenti un livello dignitoso di retribuzione per tutti i lavoratori.
Diritto di sciopero: Si sostiene il libero esercizio del diritto di sciopero, che è considerato fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori.
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Legge sulla rappresentanza: Il sindacato promuove l’importanza di una legge sulla rappresentanza che dia voce ai lavoratori nelle decisioni aziendali, garantendo loro una partecipazione significativa.
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