Il degrado di Conca del Naviglio, ostaggio dei tossicodipendenti. La beffa dei residenti: dentro l’Area C, costretti a pulire il parco da rifiuti e dalle feci dei senzatetto

Degrado

I giardini di Conca del Naviglio dovrebbero essere un gioiello di Milano, con la Conca di Viarenna, l’edicola cinquecentesca e i resti dell’anfiteatro Romano. Una meta per i turisti stranieri che visitano la città e che rendono così orgoglioso il sindaco dell’operato della propria giunta.

Invece è uno dei quartieri più degradati del Municipio 1. Lontano dalla Brera di Sala e dalle aree di residenza degli altri membri della giunta, il parco è ostaggio di un gruppo di tossicodipendenti, giunti quando ancora era presente il Sert, chiuso ormai da anni, e che nessuno riesce ad allontanare nonostante le innumerevoli proteste e segnalazioni che quotidianamente gli abitanti esasperati inviano alla Polizia Municipale, al Comune, all’Amsa e al consigliere municipale PD, Lorenzo Pacini. Il quale ha ammesso nel Gruppo Facebook “Residenti in via Marco D’Oggiono e dintorni”, di essere impotente di fronte alla situazione e alla fine, rassegnato, non gli è rimasto che chiedere agli altri membri di effettuare segnalazioni in massa sul sito di Palazzo Marino.

Uno dei problemi più seri, oltre allo spaccio e al consumo di stupefacenti, è quello igienico. Il gruppo di tossicodipendenti senza fissa dimora infatti, d’accordo con il custode incaricato dal Comune di aprire e chiudere i cancelli che dovrebbero proteggere l’area giochi dei bambini durante la notte, bivacca nella struttura con lo scivolo insieme ai propri cani. Umani e animali defecano e urinano nell’area giochi che, con la stagione calda, si riempie di mosche. Qui i bambini che escono dall’asilo e dalla scuola poco distanti dovrebbero poter giocare in sicurezza, ma il rischio che mettano le mani nelle feci di cani e persone costringe i genitori a tenerli lontani. Gli unici a usufruire dello scivolo e delle altalene sono povere famiglie inconsapevoli che non conoscono la situazione del parco.

Gli abitanti del quartiere, abbandonati dal sindaco e dalla polizia municipale che non presidia in alcun modo l’area nonostante ripetute segnalazioni e richieste di intervento, si organizzano come possono in gruppi di volontari che periodicamente puliscono il parco. Gli scontri con i tossici sono però all’ordine del giorno, perché, ubriachi e sotto l’effetto di stupefacenti, sono spesso aggressivi. Situazioni nelle quali, come se non bastasse, non sono nemmeno in grado di tenere a bada i propri cani, molossoidi di grossa taglia, tra i quali un pitbull. Quando è così, nessuno può usufruire del parco e delle aree giochi, perché pericoloso.

Questa situazione si protrae da anni, ma le condizioni di degrado si sono aggravate in modo significativo negli ultimi mesi e nessuno sembra sapere come porre rimedio. La speranza del quartiere, che ricade dentro l’Area c, è che con l’aumento del ticket a 7,5€ e a 5€ per i residenti, il sindaco decida di investire in un migliore e continuo presidio del territorio da parte della polizia municipale. Ma questo presupporrebbe che fosse a conoscenza della situazione e consapevole degli enormi disagi che vivono questi abitanti di serie B del centro di Milano. Inclusi nella Cerchia dei Navigli con tutti i costi che questo comporta e alle prese con uno dei quartieri più sporchi e degradati della città.

 

Lisa Chella

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