Taxi a Milano: così non va

Milano

Alcune precisazioni: se sono a casa a scrivere questo articolo lo devo a un tassista. Un tassista che sa cosa sia la serietà professionale, che non si è fatto intimidire e non ha avuto paura a fare il proprio dovere. Pertanto quello che sto per scrivere non può, proprio per logica, essere un attacco a tutta la categoria delle auto bianche. Perché come chi mi ha riportato a casa ce ne sono stati decine di altri a non dimenticare cosa voglia dire essere un servizio pubblico. Detto ciò, stasera, in Stazione Centrale Milano ha fatto una pessima figura, per motivi peraltro poco chiari. Ma con la consapevolezza che in una città Europea certe cose non si dovrebbero neppure immaginare.

Ore 19,30: trenta persone in coda per prendere il taxi. Normale amministrazione. C’è però qualcosa di strano. Due capannelli di persone fermano i taxi che stanno venendo a caricare. Due vetture su tre che vengono fermate si girano e se ne vanno. La prima idea è che l’altro lato della stazione sia sovraccarico e stiano mandando i rinforzi. Ma presto capiamo che non è così. Anche perché, come detto, qualcuno dopo aver parlato carica lo stesso.

Capiamo, un istante di rabbia dopo l’altro, che i due capannelli stanno organizzando uno sciopero selvaggio. Oh, certo, lo chiamano “assemblea” e “fermiamo il lavoro per parlare”, ma non siamo idioti. Lo capiscono anche gli stranieri. Premio tenacia bonus alla sudamericana che deve essere fermata perché li sta andando a menare. In sostanza, dei due gruppi, uno è composto da due veterani. Sono quelli che hanno maggior successo. Gli altri sono cinque, due molto giovani. Sono le teste calde. Minacciano alcuni autisti: “Vediamo il 9 (la data in cui si dovrebbe discutere l’aumento delle licenze? Parrebbe riferirsi a quello) se caricherai ancora”. Però questo secondo gruppo capisce che a breve i turisti finiranno la pazienza. Se ne vanno.

Gli altri due continuano a deviare i taxi, ma con meno successo. Qualcosa è cambiato, forse il turno, forse la gente che arriva in stazione. Vorrei potervi dire che qualcuno li ha richiamati, ma non è successo. Nessuno, nella categoria, per un’ora ha fermato questa gente. Che, va ricordato, danzava su una linea molto sottile che divide la serrata (non esiste lo “sciopero” dei tassisti, si chiama serrata) e l’interruzione di pubblico servizio. Perché è vero che le auto bianche sono Partite IVA, ma dobbiamo metterci d’accordo: o hanno un monopolio in quanto servizio pubblico. O non ce l’hanno.

E i servizi pubblici non si possono fermare così, a caso. Peraltro senza che alcun vigile venisse a controllare cosa stesse succedendo. In ogni caso, non è così che si protesta. Queste cose allontanano solo i clienti dalla categoria. Che, a questo punto, rischia seriamente, per colpa di qualche testa calda, di perdere la stima e il rispetto dell’utenza. Spero, mi auguro!, che i rappresentanti sindacali delle auto bianche riescano a intervenire. Sennò lo farà lo stato. E non piacerà a nessuno.

6 thoughts on “Taxi a Milano: così non va

  1. I tassisti sono una categoria parificabile per antipatia, estremismo, cattiveria agli attivisti ciclo dementi.

  2. Lo chiederei a lei(garbatamente)…..i taxi ricordo
    è un servizio pubblico nn di linea un servizio a supporto NON sostitutivo ma conplementare del servizio pubblico (atm)
    I TAXI sono stati messi in concorrenza in questi anni dagli ncc di uberta?.
    Ncc che hanno autorizzazioni non licenze e non potrebbero lavorare sostando per strada come invece stanno facendo da anni in maniera ABUSIVA.
    Giustissimo far rispetta le regole …ma degli abusivi chi ne parla? chi li deve controllare o eliminare ?

    I mancati controlli di questa amministrazione /giunta lascia la categoria alla mercea di chi nn rispetta le regole !!quando lo scrive?

    Di questa viabilita ingessata che non permette ai tassisti e agli altri mezzi pubblici (atm) di far “rendere” per loro potenziale inespresso non lo scrive nessuno?
    La giunta vuole più taxi(1000)1/5 in più della flotta esistente ma sta togliendo e riducendo e nascondendo sempre di più i posteggi a noi dedicati
    NON è una contraddizione?
    I posteggi meno in vista ,come ad es in San Babila sempre sempre occupati da altre auto che non ci permettono di svolgere il ns lavoro.
    Spero mi risponda.
    Buona giornata

  3. Io ero lì, si, era un’assemblea, ed ero fuori turno, ha solo scritto delle inesattezze.
    Perché in tutta la città i taxi “in turno hanno dato servizio”
    Ennesimo personaggio che scrive per sentito dire, che non capisce di cosa parla, e certamente molto egoisticamente pensa a lei è solo a lei.
    Ha provato a prendere ruber per 4 km 80 euro?
    Noi non pensiamo solo a noi, vogliamo proteggere il servizio pubblico da chi vuele trarre massimo profitto schiavizzando lavoratori e derubando l’utenza. E quindi.., quell’assemblea era anche lei, eravamo lì per chiarirci in che direzione sta andando la grande Milano.
    Insicura, con ATM che sarebbe un servizio pubblico, e assente dopo mezzanotte.
    Se non li sta bene la prossima volta lo faremmo lontano, in periferia, da non metterci la faccia.
    E sicuramente in quell’occasione lei si lamenterà che deve aspettare 20 minuti un taxi. Perché tutto vi è dovuto e subito.
    La verità che a Milano non ci sono medici, poliziotti, vigili, ambulanze e quant’altro che ti arrivino entro 3/4 mi muti.
    La verità è, che l’unico vero sevizio servizio pubblico h24 a costo zero per il comune in arrivò in 4/5 minuti e il “TAXI”.
    Ci scuserà se qualche volta li toccherà aspettare qualche minuto in più.
    Buona serata.
    Un tassista

  4. Sono anni che, grazie al pacchetto di voti che offrono alla politica, i tassisti a Milano fanno quello che vogliono.
    Non si vogliono trovare soluzioni. Ogni anno il teatrino si rinnova!

  5. Salve, sono un tassista di Roma, ho conquistato la licenza di servizio pubblico di piazza con merito, quanto era sindaco Veltroni.In quell tempo hanno fatto concorso pubblico e hanno dato credo 2000/2500 licenze taxi circa . (Mi fa piacere che arrivano altri nuovi colleghi, però se c’è lavoro). La situazione di servizio taxi a Roma non è cambiato per niente ( come si e visto, non sono i numeri che migliorano la situazione, è là gestione che fa la differenza).In tempo di Veltroni , addirittura hanno messo 2€ in più per la partenza da Termini , problema non risolto, hanno messo anche un cartello obbligatorio colore giallo per partenza di taxi da Termini e rientro a vuoto a Termini , nulla risolto…ecc. La gente sempre in fila che aspettano. Sto svolgendo lavoro come tassista , servizio pubblico di piazza (pubblico e solo il nome…. sono p.v niente monopolio del servizio.. tanto concorrenza e niente aiuto economico per il prezzo sociale che offro per il mio servizio vivendo in mercato.) sto vedendo i problemi del gestione… Mi piacerebbe dare il mio contributo per un miglioramento. (1) Servono più corsie preferenziali. Atac non deve fare cassa con i taxi, facendo le multe.(perché usiamo corsie preferenziali). I comuni diversi dal comune di Roma , quando portiamo i clienti in loro territorio, non devono fare cassa con noi facendo le multe (perché siamo entrati a Ztl ), dove circolano anche i loro taxi . Così sono spese in più , che incidono sull costi di lavoro.
    (2) Adeguare le tariffe con il prezzo del mercato. Sono aumentato tutto, carburante, pezzi di ricambio, meccanico..ecc *le macchine taxi non camminano con il moralismo* . Almeno leggendo economia “centralissato” detto *pubblico* il prezzo sociale che si applica al pubblico, deve essere aiutato anche dal stato il resto del prezzo , è non deve essere concorrenza, il mercato deve essere suo monopolio , garantendo l’incasso , come tutte aziende pubbliche , altrimenti si va in bancarotta. Speriamo che non finiamo come altre aziende pubbliche che sono gestiti dai super management, che hanno super debito per non dire bancarotta. .. (3) Aggiornare il sistema dei aeroporti, i tassisti devono vedere i tempi di attesa sul app, così decidono loro se i conviene a fermare o no in ‘polmone’ aeroporto ( adesso, migliaia di taxi sono ore e ore fermo al ‘polmone’ aspettando la chiamata per andare a prendere la corsa) invece di stare in piazza a lavorare, dando servizio ai cittadini. (4) La più importante e fondamentale per dare un servizio pubblico di piazza , adeguato e serio . I taxi devo essere tutti a pari in servizio. Ricordo , che servizio pubblico di piazza vuole dire che devono offrire servizio a tutti che si trova in piazza , senza mantenere la clientela ( clientela e lavoro di NCC) . Invece la furbizia del comune, che fa finta di non vedere.. , com’è ultimi tempi i tassisti hanno cominciato a parlare tra loro per un numero unico per tutti , e guarda caso, la comune di Roma , mette in piazza un suo tel/app 060609 che nessuno sa , e funziona malissimo/niente, la privata free now e altre app private, a penna entra in piazza si fanno conoscere subito . Comune di Roma e in ombra !!! 3570 lavorano insieme con Uber , i certi casi, stessi personaggi che gestiscono coop taxi e multinazionali, gestiscono anche NCC che sono due categorie in concorrenza tra loro, e na giungla, non è più sevizio pubblico ,(“pubblico”e solo di nome ). La concorrenza e spietata tra , NCC , e i mezzi che i usano in campi di Golf, che fanno giro turistico è anche facendo il lavoro di taxi portando i turisti dà un albergo a altro in collaborazione con i portinai , tassando anche il traffico (prima i facevano i taxi questo sevizio) , .. ncc autobus per aeroporti , bici/ pattini electici , rent car /moto .. ecc… Non basta.. c’è anche concorrenza sleale dentro servizio pubblico di piazza , detto cooperative e multinazionali, se siamo tutti taxi uguali , a che serve numeri/app differenti tra noi ? Per un taxi che lavora senza tel/app, il costo di lavoro sono alti .Un taxi che fa il suo lavoro come servizio pubblico di piazza, senza nessuna appartenenza da cooperative/multinazionali tel/app, i fa paura avvicinare a un cliente che è porta in periferia , perché il rientro .. è senza cliente per lui, ( se succede a 1/2 ore prima che finisce il turno è si trova a direzione casa, va a casa , non rientra a vuoto, perché perde tempo per rientrare in centro dove c’è lavoro, è tempo per aspettare altra corsa, rischia di arrivare a fine turno , senza fare la corsa. .. così lui perdere ore di lavoro che vuole dire incasso, ” La sindrome di stra manata” ( stesso sindrome vale anche per quelli che hanno tel./app ( coop/ multinazionali) quanto uffici/aziende ..ecc sono chiusi, hanno paura di avvicinarsi ai stazioni taxi, termini stazione , dove sono persone ( residenti) che molto probabilmente ti mandano in una zona che tel./app loro non ha molto clientela)… Tanti taxi girano a vuoto e domandano a dove vai ai clienti, hanno paura dove finiscono. Cosi non si dà un servizio adeguato la cittadinanza. E non è colpa dei tassisti . Se era un tel/app unico per tutti, questo non succedeva… In giornata, un taxi con radio/app quanto va in periferia ha molto possibilità di entrare con la corsa , … taxi senza tel/app ‘zero’ possibilità , così i costi di lavoro non sono uguali per tutti taxi. Un taxi(partita iva) non può lasciare il suo tel/app a chi la chiede , perché viene multato , citando che lui non può fare ,perché non è un NCC, non può mantenere la clientela. Invece le taxi che fanno parte delle cooperative e multinazionali con ‘tel./App’,.. le regole cambiano , possono lasciare tel./app addirittura , il buono / vaucer. Cosi posso mantenere la clientela….!!! I multinazionali a che serve, se il taxi sono tutti uguali è devono lavorare senza clientela ??? Il Taxi, lasciando il suo numero tel. per se stesso no si può!! Multinazionali lascia il suo numero tel/app per i tassisti si può. !!?? Taxi che hanno tel./app , quanto si trovano in aeroporto oltre a rispettare la fila come tutti, possono andare a prendere la corsa prima dei altri taxi , perché dicono che ha chiamato il mio cliente!!! Comune di Roma pensa tutto le regole che devo rispettare i taxi, però quando si parla per le regole di incasso , sparisce, pensano solo di aumentare i loro stipendio ( la burocrazia del comune). Vogliono aumentare i numeri dei taxi, per fare un favore ai coop/ multinazionali, così loro possono avere quasi 70/80% monopolio del servizio, se ci saranno i nuovi colleghi, in questo condizioni non c’è la fanno resistere e per forza entrano dà loro.Cosi loro possono raccogliere la fetta più grande di incasso di grandi eventi. Siamo un anno dal giubileo , grande campagna di infamazione contro taxi è tante multe, quasi 600€ a botta , per arrivare al loro obiettivo, più licenze. ..Se tutti i taxi non saranno uguali dal A – Z no può essere un servizio pubblico, piuttosto na giungla, si arrangia ogniuno a suo modo.’ Comune, può essere che i fa’comodo questa situazione , i da possibilità di fare più multe (più incasso) . Comune di Roma ( Governo) se vuole concorrenza , deve ricordare che concorrenza vuole dire , che i prezzi non saranno più uguali, il costi di lavoro sono diversi tra concorrenti . Non può essere più un servizio pubblico.Se andiamo avanti così, facendo finta di non capire, per un essere umano vuole dire “distrugge tutto quello che è pubblico” …. per il linguaggio giuridico/politico vuole dire*sabotaggio*, al pubblico in favore del privato. Guarda caso vogliono aumentare le licenze nel grande città, dove saranno grandi eventi..!!!! Tutte le licenze nuove , dove vanno a finire, se gestione del categoria e in questo situazione?? 80/90% finiscono su coop/multinazionali. E chiarissimo che i soldi di grandi eventi, finiscono in loro mani. Sono proprio coop/multinazionali che parlano male del categoria è colleghi che non fanno parte a loro Clan.
    Grazie

  6. Tutti vogliono i taxi servizio pubblico, costi bassi, corse veloci e servizio sempre attivo senza attesa. Nessuno però solidarizza con la categoria nei momenti in cui veniamo assaliti da multinazionali, sbeffeggiati e umiliati da pseudo giornalisti al soldo di multinazionali. Ringrazia che il collega ti abbia portato a casa !

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