Buon giorno ai lettori, appendice feriale della settima giornata di serie A, ieri gli ultimi 3 match con un risultato che conferma quanto di per nulla scontato ci sia nel mondo del calcio: Il Sassuolo, recente corsaro a S.Siro contro l’Inter sconfitta 2-1, affronta in casa il Monza di Galliani e Palladino e ci lascia i 3 punti. L’1-0 al Sassuolo è firmato da Lorenzo Colombo, al primo gol con la nuova maglia e finalmente incisivo nel momento chiave, è una vera e propria boccata d’ossigeno per i brianzoli che ritrovano la vittoria dopo quattro partite in campionato e tornano a esultare in trasferta per la prima volta dal maggio scorso. Per i ragazzi di Dionisi, dopo un ottimo primo tempo nel quale solo un grande Di Gregorio ha tenuto in piedi i lombardi, gli strascichi inevitabili dei successi contro Juventus e Inter tutti racchiusi in una ripresa giocata a pile scariche sul piano fisico ed emozionale. Un ko fastidioso, che tuttavia non pregiudica il buon lavoro svolto fin qui dal miglior tecnico del mese di settembre per la Serie A.
A Torino, i granata di Juric e il Verona di Baroni danno vita (si fa per dire) ad una competizione da sbadiglio, e non vanno oltre uno 0-0 con poche emozioni. Il Toro ci prova di più ma non sfonda, il Verona non è mai offensivo. Un punto a testa che non cambia le posizioni in classifica: Toro 10°, Verona 15°.
In chiusura, Fiorentina-Cagliari si evidenzia ben presto come una partita quasi a senso unico. Viola nel primo tempo avanti 2-0 con gol di Nico Gonzalez, partenza folgorante con l’argentino che segna il quarto gol in campionato. Palla lunga su punizione da Duncan, uscita di pugno di Radunovic e conclusione da rapinatore d’area di Nico.
Una manciata di minuti dopo, il Cagliari si divora il possibile pareggio con Nandez, che dribbla Terracciano e calcia rasoterra a porta sguarnita, ma c’è il provvidenziale il salvataggio di Kayode. Ma la Fiorentina raddoppia al 21, con un goffo autogol di Dossena su cross-basso di Kayode. Il secondo tempo si identifica per lunghi tratti come un monologo viola, interrotto da brevi sussulti cagliaritani senza esito, e da una girandola di sostituzioni da una parte e dall’altra, fino a quando arriva anche il 3-0 al 94′. E’ di NZola , che rompe la maledizione del digiuno, sfuggendo tutto solo a Wieteska e insaccando morbidamente a tu per tu con Radunovic. Triplice fischio, partita segnata e conclusa quasi matematicamente come da sensazioni iniziali. Italiano può pensare con serenità agli impegni di Conference L., mentre per il Cagliari di Ranieri sembra si prospetti un periodo di duro lavoro se vorrà evitare la ricaduta in B.
E’ tutto, arrivederci al prossimo turno!
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