Una donna iraniana vince il Nobel per la pace: Narges Mohammadi. Berit ReissAndersen, presidente del Comitato norvegese per il Nobel, pronuncia parolestoriche: “Donna, vita, libertà, che è slogan che ripetono ad alta voce le iraniane e gli iraniani nelle proteste che rivendicano il rispetto dei diritti umani e della libertà per tutti contro l’oppressione del regime. Ha 51 anni vissuti con determinazione e convinzione, attivista senza pause, anche dal carcere dove ora si trova, coraggiosa, nonostante i costi personali. Una donna capace di lottare, di imporre le sue idee, sostenitrice della campagna contro la pena di morte è anche vicepresidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani
“Il regime iraniano l’ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte e condannata a un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate“. Se le autorità iraniane la rilasceranno potrà tornare in libertà per ritirare il premio a dicembre. Per Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace a Narges Mohammadi rappresenta “un messaggio molto importante“.
Immediatamente è arrivato anche il commento da parte dell’Onu: “La vittoria del Nobel evidenzia il coraggio delle donne iraniane“.
Attivista ha combattuto avviando una campagna contro la tortura e l’uso dell’isolamento nelle carceri iraniane ma viene arrestata con altre 85 persone “Crediamo che questa pratica debba essere fermata perché rappresenta una grave violazione dei diritti umani. Quattro mesi fa sono stata tenuta per più di due mesi in isolamento nel reparto 209 della prigione di Evin“, diceva.
Riferisce Il Giornale “A dicembre 2022 ha scritto una lettera alla BBC per descrivere il clima e le condizioni disumane delle carcere iraniane. In particolare aveva raccontato la tortura subita da un’attivista, legata mani e piedi a un gancio sul tettino del veicolo che l’ha portata in carcere “ed è poi stata violentata dagli agenti di sicurezza“.
Vergognosa la reazione del regime iraniano riportata dalle agenzie:“Narges Mohammadi è stata insignita del premio Nobel per la pace per “le sue azioni contro la sicurezza nazionale dell’Iran”. Così commenta l’agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Fars, considerata vicina ai pasdaran. La 51enne “ha ricevuto il premio dagli occidentali”, ha riferito l’agenzia, aggiungendo che “aveva fatto notizia più volte a causa dei suoi atti contro la sicurezza nazionale”
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