Tra i grandi assenti di ieri al corteo della Cgil c’è lui: Carlo Calenda, il convitato di pietra che pur a distanza – una distanza siderale – fa sentire la sua “scomoda” presenza sull’evento. Il leader di Azione, come Italia Viva e +Europa hanno annunciato e ribadito il loro no alla partecipazione alla manifestazione di Landini già nei giorni scorsi, ma oggi l’ex Pd è tornato a cementificare quel no con un lungo messaggio in cui spiega il perché del diniego con parole che pesano come pietre. Bordate, quelle che Calenda lancia dai social a sindacato di sinistra e al suo leader, che pesano come macigni sul senso e sulle finalità del corteo guazzabuglio che, tra enunciazione d’intenti, striscioni e slogan, ha mescolato (avocandosene il copyright) di tutto un po’.
Calenda annienta con un post su X Landini, Cgil e compagni in corteo
Non ha peli sulla lingua Calenda, che mentre in corteo sfila l’ipocrisia rivendicazionista di una sinistra multicolor – che tra Anpi, Arci, Fiom, ambientalisti, pacifisti e movimenti studenteschi, ha assemblato sigle e associazioni disparate – ha parlato di «contraddizioni» e «settarismo». Ha anticipato che, alla manifestazione, i partecipanti «elencheranno problemi ed eviteranno soluzioni». E parleranno di «una piattaforma politica populista e irrealizzabile erede di quella dei 5S». Poi, indomito più del solito, ha sferrato l’attacco frontale: «Spiegheranno che la Costituzione è solo loro. Solo della sinistra. Come la Resistenza. Come Bella Ciao. Come l’ideale di libertà. E così facendo tradiranno lo spirito della Costituzione e della Resistenza».
Le bordate di Calenda a grammatica sindacale e sceneggiatura in piazza
È un fiume in piena Calenda, che dai social attacca e assesta l’affondo a Landini e compagni, sbugiardando il ricorso a una grammatica sindacale e auna sceneggiatura contestataria di cui il leader di Azione smaschera utopismo strumentale, dietrologia spicciola, demagogia anacronistica e sostanziale inefficacia. «Oggi alla manifestazione di Landini si parlerà di aumentare le pensioni. Diminuire l’età pensionabile. Ripristinare il reddito di cittadinanza e il Bonus 110%. Tagliare il cuneo fiscale, aumentare gli stipendi pubblici, aumentare gli stipendi privati, fare la pace in Ucraina (a spese degli ucraini), scongiurare il pericolo fascista in Italia (ma non quello rappresentato dal fascista Putin), il disastro del Job act (con cui però Landini ha licenziato il suo portavoce), più green per tutti e più soldi per tutto e per tutti».
«Si parlerà degli altri, perché il sindacato non si assume responsabilità: in questi trent’anni non c’erano»
Un’intemerata senza sconti, quella di Calenda, che dopo aver elencato i punti della scaletta della performances di piazza, passa a rimarcare cosa assai presumibilmente non sarà passato in rassegna tra slogan e canti al doppio corteo romano. «Non si parlerà di dove si trovano le risorse, come si gestiscono le transizioni complesse, cosa è accaduto con MagnetiMarelli/Stellantis/Elkann/Repubblica, le responsabilità dei sindacati nella diminuzione degli stipendi derivanti dalla contrattazione negli ultimi 30 anni. Si parlerà degli altri – tuona il leader di Azione –. Perché il sindacato non si assume responsabilità: in questi trent’anni non c’erano».
Un attacco senza sconti e senza possibilità di assoluzione
E ancora. «Si chiederà di essere “convocati”, perché – ironizza Calenda sempre più corrosivo nella sua disamina social – essere convocati è il principale obiettivo di Landini. Si parlerà di politica nel senso di una piattaforma politica populista e irrealizzabile, erede di quella dei 5S. E mentre elencheranno problemi e eviteranno soluzioni (che sono per loro natura complesse, e dunque non possono soddisfare tutti), spiegheranno che la Costituzione è solo loro. Solo della sinistra. Come la Resistenza. Come Bella Ciao. Come l’ideale di libertà. E così facendo tradiranno lo spirito della Costituzione e della Resistenza, che non appartengono solo alla sinistra. Ma a tutti i cittadini italiani». Landini, Cgil e compagnia cantante, colpiti e affondati…
In basso, il tweet di Calenda sul suo account X
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