Stipendi troppo bassi per il costo della vita a Milano, mancanza di abitazioni a prezzi convenzionati e condizioni di lavoro sempre più difficili anche per l’insicurezza nelle ore notturne. Tutte condizioni che rischiano di costringere i lavoratori ad abbandonare il posto di lavoro e la città, correndo il rischio di non trovare neoassunti disposti a rimpiazzarli. E’ quanto ha denunciato un nutrito gruppo di lavoratori di Atm, l’azienda di trasporti municipali, che questa mattina hanno protestato in piazza della Scala fuori da Palazzo Marino assieme a una rappresentanza di Fratelli d’Italia, trai quali l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente, l’europarlamentare Carlo Fidanza e i consiglieri regionali e comunali. “Si tratta di una bomba a orologeria, pronta a far saltare il sistema dei trasporti in città. L’azienda ha le sue colpe ma le ha soprattutto il suo proprietario che si chiama Comune di Milano. – ha dichiarato Riccardo Truppo, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Marino – Il sindaco Sala ha la responsabilità su ciò che avviene a Milano. Non solo si tratta di stipendi troppo bassi che allontano i lavoratori a mettere a repentaglio il tpl ma ci sono anche altri fattori: traffico in tilt a causa dei restringimenti di carreggiata, mobilità su due ruote totalmente deregolamentata, la rimozione di corse e linee che peggiorano il servizio Atm e non servono come si deve le periferie, l’aumento dei biglietti singoli urbani senza una politica di incentivi per gli abbonamenti annuali e, di conseguenza su tutto, la sempre maggiore disabitudine dei milanesi ad usare i mezzi con un’attenzione sistematica solo alla mobilità in sharing. A dicembre scadrà il contratto di servizio e il Comune dovrà decidere come gestire la partita. Da Fratelli d’Italia si chiede di salvaguardare l’intermodalità del servizio e di non spacchettare l’azienda. Lo chiede proprio una delibera approvata a marzo dal Consiglio comunale su proposta di FdI e che impegna la giunta in tal senso”, conclude Truppo.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845
Gli autisti dell’ATM sono da tutelare in quanto lavorano sempre nel pericolo di trovarsi uno in bicicletta sotto le ruote.