Una manifestazione che stravolge la verità, palesemente prodotta da un indottrinamento martellante di una sinistra che non vuole capire, con il vessillo di una pace che non si ottiene con l’approvazione del terrorismo.
Scrive Fiamma Nirestein “Chi tiene per la pace e per la civiltà, oggi deve imparare: ci sarà solo guerra e morte per la popolazione innocente, in Israele e altrove, se non si ristabilisce una fortissima deterrenza verso il terrorismo e le sue carneficine. Se l’Occidente sarà debole, Hamas, Jihad, Hezbollah, Iran, i loro sostenitori estenderanno la guerra, punteranno alla vittoria. Il Medio Oriente riprenderà la via della pace solo se Hamas sarà spazzata via e i suoi alleati messi al bando.”
Per la cronaca
In almeno 4mila, secondo le prime indicazioni delle Forze dell’Ordine, hanno partecipato al corteo pro Palestina, organizzato dalle associazioni dei palestinesi di Milano, che è partito da piazza Duca D’Aosta e si concluso in via Padova al Parco Trotter. Dal corteo sono partiti slogan contro Israele, definito “stato fascista e terrorista” e quella che è “la sua politica criminale che vuole un genocidio a Gaza”. Intonata dai manifestanti anche ‘Bella Ciao’. L’occasione non poteva tacere insulti al Governo. La colpa del governo? Quella di star “praticando una politica di intimidazione nei nostri confronti, ma noi andiamo avanti con la solidarietà, noi siamo per il rispetto dei diritti umani; per il diritto all’esistenza, alla resistenza e all’autodeterminazione del popolo palestinese”. Ha visto anche la partecipazione di numerosi partecipanti dei centri sociali e dei collettivi scolastici rossi, che dallo scorso 7 ottobre hanno trovato una nuova ragione per manifestare.
Riferisce Il Giornale ”Le accuse per Israele sono tante e richiamano in parte quelle che vengono mosse da Hamas per la sua propaganda: “Si appoggiano alle fake news, ci hanno detto che 40 bambini erano stati sgozzati e non era vero, fanno leva su notizie false per portare avanti un genocidio annunciato. Ieri hanno chiesto al popolo di Gaza di andare via, 2 milioni e mezzo di persone” Quindi, ecco che dal palco viene diffuso il manifesto d’odio: “Noi non siamo antisemiti, noi amiamo il popolo ebraico sono i sionisti il problema”. Non hanno condannato Hamas che si sta facendo scudo con gli stessi civili palestinesi e con gli ostaggi di Israele ma insulti a Benjamin Netanyahu e sono stati scanditi slogan come “Israele fascista, Stato terrorista”.
“Allah Akbar” il grido di un individuo che portava con sé il Corano, il libro sacro di chi professa la religione islamica e pare si trovi già sotto la custodia delle forze dell’ordine, che lo hanno accompagnato in ospedale .L’uomo ha infatti improvvisamente perduto il controllo, scagliandosi contro i passanti, presi a calci e pugni. In preda alla furia, il soggetto ha più volte gridato “Allah Akbar”, seminando il terrore per strada, così riferiscono.
Osserva Mario Sechi “Chiamiamola “la comodità dell’indifferenza”. Di fronte ai tagliatori di gola islamici di Hamas non si può avere una posizione “terza” e sperare nel negoziato. Ma Pd e Movimento 5 Stelle, ancora una volta, non l’hanno capito e sulla tragedia in corso in Israele e Palestina stanno confermando tutta la loro ignavia, non solo politica.”