Italo Calvino a 100 anni dalla nascita. Dedicato a…

Cultura e spettacolo

Per chi ha scelto di vivere sugli alberi, per chi si sente incompleto e invece è soltanto giovane, per i cavalieri inesistenti che imparano ad essere; per Bradamante che va in battaglia con l’armatura da uomo, incontra l’ippogrifo, si illude della possibile perfezione dell’esistenza, delusa si rifugia in un convento, scrive la sua storia e poi scappa in cerca dell’abbraccio di Rambaldo; per i mondi lontani – epici, lunari, interstellari – per i colori persi e ritrovati, per aver rammentato che il senno è sulla Luna; per i nidi di ragno lungo i sentieri della resistenza quotidiana e per le proposte per questo millennio che non ha voluto imparare nulla; per i funghi velenosi condivisi e per i mezzi pubblici in cui si sta schiacciati come acciughe, per l’aria che a volte manca. Per tutti gli amori partiti difficili ma che sono stati resi eterni dalla infinita cura e dalla disumana pazienza; per tutte le notti d’inverno in cui, da sedentari viaggiatori, un ‘se’ ci ha lasciato il dolceamaro dell’incompiutezza; per tutte le città invisibili dove però si può trovare un pezzo di casa e qualcuno con cui incrociare il destino; per l’avventura, per la sempiterna speranza della ragazza dalle guance di pesca.

Immensamente grazie, Italo 

Ilenia Messina (blog Attacco Poetico)

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