I racconti di Capitan U 1947: nel giardino di casa mia … la guerra diventa pace

I racconti di Capitan U 1947 Video

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Oggi il racconto di Capitan U sarà molto breve perché già troppe parole sono state urlate e disperse nel vento senza che nessuna sia stata ancora in grado di fermare la violenza, l’orrore e il terrore, senza risparmiare nessuno, che stanno martoriando un pianeta e i suoi figli rimasti ormai sempre più indifesi.

Sono un artista e, come spesso vi ho ricordato, solo attraverso le canzoni riesco a comunicare e ad esprimermi pienamente. Oggi ricorrerò ad un brano facente parte del mio album di commiato temporaneo dal mio pubblico nel 1989, “Al mio caro pianeta terra, 10 piccole grandi storie”, Il Giardino Di Casa Mia. Un giardino dove ammiro la ruota di un pavone sfoggiata con orgoglio e quasi con supponenza: ma da dove arriva “questo” che invade il mio giardino, vuole solo ammaliarmi con la sua bellezza per potermi soggiogare o, forse, vuole dirmi qualcosa di più?… e allora, andando più a fondo, mi accorgo con stupore che nella sua ruota si nasconde il volto sorridente di un bambino. Scavo ancora un po’ di più e mi rendo conto che è un sorriso di speranza e un grande messaggio per il futuro dove appare un uomo bellissimo e sereno che non mostra arroganza ma soltanto una voglia immensa di … pace. Ed ecco che mi appare chiaro il messaggio del pavone: non fermiamoci alle apparenze, andiamo oltre e tiriamo fuori il meglio che c’è in ognuno di noi.

Vuoi sapere che cosa c’è nel giardino di casa mia, c’è la ruota di un pavone, il più bel pavone che ci sia,

nel giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia, nel giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia.

E nella ruota del pavone vuoi sapere che cosa c’è, si nasconde un bambino, il più bel bambino che ci sia,

nella ruota del pavone nel giardino di casa mia, nel giardino di casa mia il più bel bambino che ci sia.

E in quel volto di bambino chissà ancora che ci sarà, sembra l’ombra di un sorriso, il più bel sorriso che ci sia,

il sorriso di un bambino nella ruota di un pavone, nel giardino di casa mia il più bel sorriso che ci sia.

E che significa quel sorriso, cosa ancora nasconderà, a me sembra una speranza, la più bella speranza che c’è …

la speranza nel sorriso, nel sorriso di un bambino nella ruota di un pavone nel giardino di casa mia,

il giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia …

a noi sembra che quella speranza voglia dirti qualcosa di più, io ci leggo già il futuro, il futuro più bello che c’è,

guarda un po’ se in quel futuro vedi ancora qualcosa di più, credo proprio che sia un uomo, proprio l’uomo più bello che c’è,

l’uomo visto nel futuro e nel futuro la sua speranza, per il sorriso di un bambino nella ruota di un pavone,

nel giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia, il più bel giardino che ci sia …

ed è chiaro che in quest’uomo c’è un’immensa voglia che, più di gloria sa di pace, la più bella pace che c’è

nel giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia, nel giardino di casa mia, il più bel giardino che ci sia…

 

Credo che “Il giardino di casa mia” sia la più bella canzone di pace che abbia mai scritto. E con la speranza che affiora dal sorriso di un bambino nascosto nella ruota di un pavone apparso in un giardino incantato, e l’immagine di un uomo sereno che si è spogliato del peggio per liberare e rivelare il meglio di sé, vi do appuntamento con rinnovato amore al prossimo racconto.

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

11 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: nel giardino di casa mia … la guerra diventa pace

  1. Viviamo in un mondo dove spesso prevale la violenza e L’incoscienza la musica e le canzoni hanno sempre contrastato tutto questo per vivere in pace e un armonia e ci riusciremo ancora…..Mettete dei fiori nei vostri cannoni. una frase da ripetere all’infinito…

  2. Riconoscere il bello, anche se nascosto è il primo passo, e può essere d aiuto a rivelare il meglio di sé e degli altri.
    Ciao Umbi, bella canzone

  3. Ciao Capitan U buongiorno… un racconto bellissimo racchiuso in una canzone stupenda che mette in risalto quello che, oggi ancora più, sfugge ai nostri occhi, che emerge solo quando non ci si ferma all’apparenza ma si cerca a fondo la sostanza. Oggi viviamo nel mondo dei social e chi non lo è viene visto come un essere strano e poco SOCIEVOLE dimenticando che i social, il più delle volte, con la socializzazione poco hanno a che fare. È bello vedere che tu ti sia soffermato a cercare qualcosa nella ruota di un pavone e l’abbia trovata, forse io e tanti altri pur soffermandoci non abbiamo colto l’attimo che ci ha permesso di andare a fondo, ma si sa che l’animo dell’artista riesce a cogliere cose profonde a differenza di chi si è fermato solo a guardare un pur sempre affascinante spettacolo. Have a nice day Capitan U

  4. Si…..è vero ,bellissima canzone,a volte le cose più belle sono sotto i nostri occhi, ma non le vediamo, perché siamo martellati dai social con tutte queste brutture ma se riusciamo a liberare la nostra mente per un un’attimo possiamo vedere anche noi il viso di un bambino tra le piume colorate del pavone. Ancora complimenti per gli Argomenti trattati sempre di grande attualità.

  5. Il bello è essere se stessi. Io credo che a volte bisogna veramente tornare bambini per capire cosa c’è veramente da capire e scoprire sempre nuove cose. Una volta che si afferra questo concetto, cosa purtroppo molto rara, non bisogna scordarlo e potremo sentirci tutti pavoni manifestando quanto di bello ci è stato insegnato.
    Forse, e sottolineo forse, il mondo sarebbe migliore di come lo vediamo adesso.
    Sta tutto a noi, il vero segreto sta dentro ognuno di noi, l’importante è dare sé stessi, allora ci sarà pace, bene e amore.
    La strada per arrivarci è molto lunga ed è una salita ripida e piena di buche, l’importante non caderci dentro. Solo in pochi ci arriveranno e solo alla fine vedremo i risultati.

  6. In fondo il giardino di casa mia è il mondo e quel bambino è l’umanità intera. Dietro la bellezza di quel pavone che fa la ruota c’è qualcosa di ancor più bello: il sorriso di uomini e donne che credono e vivono nel segno della pace, della solidarietà, dell’amore. Il bambino è il rinnovarsi perpetuo di questi sentimenti, che le bombe non possono fermare ma che alla fine vinceranno. Bravo Umberto, capitano di una guerra senza armi. Perché per volere bene non servono.

  7. Caro Capitan U,la tua sensibilità ti ha fatto spesso anticipare i tempi riuscendo a trasformare in fiabe i momenti tristi della vita regalando un finale positivo anche alle situazioni più difficili.La canzone che ci hai proposto “nel giardino di casa mia”, secondo me,raggiunge il top passando dal visino di un bimbo birichino e sognante nascosto nella ruota di un pavone, borioso e invadente,al volto di un uomo sereno e discreto che si è spogliato di tutta la sua vanità e aggressività mettendo a nudo il suo desiderio più grande…..PACE e tanto, tanto AMORE….Mi hai fatto pensare, ricredere e commuovere…. grazie ♥️

  8. Ciao Umberto!
    Bellissimo racconto, pensare tanti bambini nelle guerre che soffrono sotto le bombe e chissa’ se avranno speranze di vedere un giorno un bellissimo GIARDINO con dei PAVONI! Ciao

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