Settimana piena per il Sindaco che apre alle moschee e chiude il centro, con un paio di dichiarazioni, prima del gran finale: dal tetto di un palazzo, guardando i grattacieli che i suoi non volevano, annuncia il grande ritorno dei Club Dogo. Ce ne parla Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:
“Sala inizia la settimana di mercoledì, aprendo le moschee. Un maggior numero di moschee legittime, secondo lui, implica un incremento nel controllo. Un numero ridotto di moschee legittime corrisponde a una diminuzione del controllo. Questo è il chiaro principio del Sindaco. Mi conceda un respiro di sollievo: abbiamo superato l’ipocrisia associata alla “Moschea di Milano”, che ha oscurato il dibattito politico milanese nei primi vent’anni del secolo. Giustamente, il Sindaco sottolinea che non è possibile costruire una sola moschea per tutti. A prescindere dalle differenze teologiche, come quella tra sciiti e sunniti o tra salafiti e non, è improbabile che comunità provenienti da lati opposti della Mezzaluna possano condividere lo stesso luogo di culto.
Di conseguenza, non si tratta di una sola, imponente Moschea, ma di numerose moschee di quartiere. Autorizzate e soggette a supervisione. Come avviene in Belgio, ad esempio, o in Francia, o in Inghilterra. In questi luoghi, le relazioni indicano che i controlli sono in atto e funzionano, almeno in parte. Comunque, devo ammettere che questa volta c’è stata meno agitazione rispetto al passato. Ciò sembra promettere un inizio favorevole per una discussione civile e pratica sulla questione, il che non è da sottovalutare.
Dopo un successo iniziale, Beppe ha deciso di proseguire: dal 2024, chiudiamo l’accesso al Quadrilatero della Moda ai veicoli provenienti da fuori. Naturalmente, i residenti potranno accedervi, così come coloro che hanno bisogno di parcheggiare, compresi i taxi e i noleggiatori con conducente. In altre parole, chiunque possa permetterselo sarà in grado di accedervi. Sono leggermente confuso perché non è del tutto chiaro chi sarà escluso: capisco che non sarà consentito il transito, ma tutti gli altri potranno accedervi comunque. Sala spiega che questo aiuterà a evitare che le persone facciano lunghi giri prima di parcheggiare o optino per alternative.
Il Sindaco è ovviamente la figura più informata riguardo ai problemi che affliggono le strade vicino al Comune (che si trova a sud del Quadrilatero), ma sembra che si tratti di un esperimento. Lo afferma egli stesso e prevede di estenderlo in futuro. Tuttavia, il Municipio 1 aveva proposto una mozione democratica che escludeva i residenti di altri municipi dal centro, ma questa è stata respinta dal Sindaco. Come possiamo vedere, il Sindaco aveva un piano, un piano che non possiamo che ammirare.
Invece di chiudere il Municipio ai comuni cittadini… scusi, ai residenti della periferia, si è deciso di mantenerlo aperto per chiunque possa permetterselo. Nel frattempo, si restringerà l’accesso alla VERA area centrale, per evitare che chi arriva da Sant’Ambrogio possa avere idee strane. Sala spiega che questa proposta mira a contrastare il classismo ed è un esempio di autentica democrazia. Prendiamo atto. Appena sono state formulate le solite noiose proteste…
SI RICONVOCANO I CLUB DOGO (chiunque essi siano)! E Beppe si trova lassù sul tetto, spiegando al cantante (?) cosa sia giusto o sbagliato per la città. È il supereroe di cui non ci rendiamo conto di avere bisogno, ma che ci serve. È il gentile padre di una città che senza di lui sarebbe fredda e poco accogliente.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,