Dall’inizio dell’anno sono 46 le persone morte in Lombardia a causa di incidenti sul lavoro. Il dato è stato ricordato dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso in un incontro al Belvedere di Palazzo Lombardia per l’avvio della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro. “Per noi non è una settimana di celebrazioni o commemorazioni – ha chiarito Bertolaso -. Ragioniamo e cerchiamo di mettere in piedi azioni concrete per arrivare al numero che noi vogliamo: zero vittime sui luoghi di lavoro”. “Venerdì mi avevano comunicato un dato: 45 vittime quest’anno, poi si è purtroppo aggiunta un’altra vittima di questo weekend, nella bergamasca, quindi la conta cresce e temo che continuerà a crescere finché non avremo fatto tutti il possibile”, ha detto. “Dobbiamo fare di tutto per cercare di controllare meglio l’attività nei cantieri, sorvegliare, formare contro i rischi di chi lavora e poi arrivare a eliminare questa piaga che non possiamo tollerare”. Secondo l’assessore regionale servono corsi di formazione non solo in aula “ma soprattutto direttamente sul luogo di lavoro”. “I corsi che si fanno nelle aule a livello didattico sono importanti ma non sono quelli che svoltano – ha osservato Bertolaso -. La svolta è quando si fa formazione mentre la gente lavora per spiegare loro quelli che sono i rischi che stanno correndo”. Quanto ai controlli “bisogna aumentare gli ispettori – ha aggiunto Bertolaso -. Solamente in Lombardia abbiamo effettuato più di 50mila controlli nei cantieri ma i cantieri sono molto di più. E soprattutto questo genere di drammi accadono nei cantieri borderline dove non c’ è un controllo serrato o un’ azienda completamente a norma. Quindi sono tutte situazioni che dobbiamo affrontare”.
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