Sala dopo più di sette anni ha un rigurgito di responsabilità e ammette che il problema Sicurezza esiste ed è grave, ma abbiate pazienza siamo ancora nella fase di una preparazione di contrasto che non si sa quando finirà.
Dichiara “Il 2 ottobre ho dato una delega specifica a colui che ritengo il maggior esperto italiano, Franco Gabrielli. Intorno a lui ho istituito il Comitato Strategico per la Sicurezza Urbana e la Coesione Sociale. Sono passate tre settimane ed è tempo che si avviino le prime azioni.”
Poi la banalità di un’osservazione che solo ora emerge come necessità.
“È impossibile gestire la sicurezza se le denunce dei cittadini non diventano la base comune, pur nell’ambito delle rispettive competenze, delle diverse forze dell’ordine tramite una verifica veloce ed efficace dei singoli fatti denunciati. Il terzo è la messa a terra di azioni visibili sul territorio cittadino. Sulla base dell’ascolto, dell’esame delle situazioni critiche e della collaborazione tra le forze dell’Ordine dobbiamo ora rafforzare la presenza dei Vigili su specifiche aree del territorio milanese e nelle ore serali e notturne e la stessa cosa mi auguro avvenga per le Forze di Polizia.”
Infine “la voglia di fare” che non ha mai avuto.
“C’è tanto da fare, ma è tanta anche la nostra volontà e la nostra determinazione nell’assicurare a tutti le condizioni per una vita sicura in una città equa e accogliente”.
La verità dell’on. De Corato già Vicesindaco della città
«… Il Sindaco “green” verrà ricordato da tutti perché dal 2016 ad oggi ha saputo fare solamente “chiacchiere e distintivo” ed ha fatto arrivare, in città, migliaia di immigrati con le marce e i pranzi al Parco Sempione nel 2017! Lui, Bertolè e Granelli sono stati capaci di fallire completamente sotto tutti i punti di vista, soprattutto quelli dell’immigrazione, ed oggi i milanesi ne pagano un caro e scottante prezzo…”
Da osservare che contestualmente la Città Metropolitana di cui è Sindaco ha presentato le linee guida per un linguaggio rispettoso del genere. Le parole fanno la differenza: dalla Città metropolitana di Milano un modello per il territorio. Perché su questo grave problema assolutamente inderogabile era utile impegnarsi. Boldrini docet.
Le parole fanno la differenza e la pubblica amministrazione deve dare l’esempio. Per questo la Città metropolitana di Milano ha predisposto e adottato le linee guida per un linguaggio amministrativo rispettoso del genere. Spazio quindi a Sindaca, ingegnera, la dirigente, le cittadine (etc) oltre ai classici corrispondenti maschili in tutta la comunicazione, in particolare scritta, interna ed esterna. Una scelta chiara, sollecitata dalla consigliera delegata e dalla consigliera di parità e quindi tradotta in un pratico vademecum dal Comitato unico di garanzia, con l’immediato e convinto “via libera” del direttore e segretario generale Antonio Sebastiano Purcaro, oltre che dei vertici politici dell’ente.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano