Agenas attesta la Lombardia prima per riduzione tempi in area oncologica
“Sono molto lieto dell’annuncio della conferma dell’aumento per medici e infermieri e personale del comparto del Servizio sanitario nazionale per le prestazioni aggiuntive destinate a ridurre le liste d’attesa e a frenare il fenomeno delle esternalizzazioni. Un intervento che, come Regione Lombardia, avevamo richiesto con forza al Governo”.
Così commenta l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso la notizia della conferma prevista in un articolo della bozza della manovra finanziaria che autorizza gli incrementi della tariffa oraria fino a 60 euro lordi per gli infermieri e personale del comparto sanità e fino a 100 euro per i medici del Servizio sanitario nazionale che svolgono prestazioni aggiuntive.
“È chiaro che questo è un primo passo importante – aggiunge Bertolaso -, ma certo non risolverà completamente il problema delle liste d’attesa in quanto non possiamo chiedere al nostro personale sanitario di effettuare turni di 24 ore. Per coprire la carenza di organico che purtroppo si è consolidata negli ultimi 20 anni a causa di cattive programmazioni nazionali, ci vorrà del tempo, nel frattempo è apprezzata ogni iniziativa che premi chi ora si trova in trincea”.
“Anche gli ultimi dati forniti da Agenas sul rispetto dei tempi di attesa per interventi chirurgici sia in Area Oncologica che nell’Area Cardio Vascolare – fa sapere l’assessore – dimostrano il grande sforzo compiuto dalle nostre strutture pubbliche e private convenzionate. Infatti, mentre in quasi tutte le regioni i tempi si allungano rispetto al 2021, la Lombardia risulta la più virtuosa con un miglioramento del 12,20 per cento in area oncologica e un 3,6 in area cardio-vascolare, classificandosi rispettivamente al primo e terzo posto”.
“Per questo motivo – conclude Bertolaso – oltre ai forti investimenti che abbiamo già stanziato come Regione per ridurre le liste d’attesa, con il presidente Fontana abbiamo intenzione di destinare tutto ciò che possiamo per incentivare il personale di comparto e i medici”.
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