Meloni “Possibile legame terrorismo-migrazioni irregolari. Anche l’intelligence conferma”

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E’ “possibile” un legame tra migrazione irregolare e terrorismo. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles. “Dobbiamo avere il coraggio di dire che può esistere, purtroppo, un legame tra terrorismo e immigrazione irregolare, e che ha sbagliato chi finora, per riflesso ideologico, ha liquidato con sufficienza questo possibile nesso, temendo una stretta rispetto a politiche politiche delle porte aperte che abbiamo conosciuto in passato”, ha spiegato Meloni. “Così come ha sbagliato – ha aggiunto – chi non ha sviluppato fino ad oggi un sistema di interscambio di informazioni più efficace e una politica comune dei rimpatri degli immigrati irregolari, a partire da quei soggetti segnalati come radicalizzati. Oggi il governo italiano sostiene con forza ogni sforzo in questa direzione. La Commissione europea ha annunciato un intervento legislativo urgente su questa materia. L’Italia coglie con favore questo impegno e lavorerà intensamente con i partner europei affinché questa misura sia effettiva, efficace e di rapida attuazione”. “I più recenti rapporti della nostra intelligence – ha detto ancora Meloni – ci hanno confermato che proprio dalla rotta balcanica e da queste modalità operative di infiltrazione possono arrivare per noi i maggiori rischi ed è questa la ragione che ha spinto il governo a intervenire tempestivamente, sospendendo Schengen e ripristinando i controlli alla frontiera con la Slovenia”.  “I più recenti rapporti della nostra intelligence ci hanno confermato che proprio dalla rotta balcanica e da queste modalità operative di infiltrazione possono arrivare per noi i maggiori rischi ed è questa la ragione che ha spinto il governo a intervenire tempestivamente, sospendendo Schengen e ripristinando i controlli alla frontiera con la Slovenia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo. La rotta balcanica, ha spiegato, “spesso si alimenta di un traffico più sofisticato attraverso passaporti falsi forniti ai migranti, che rende molto più difficile il filtraggio e l’individuazione degli irregolari. I più recenti rapporti della nostra intelligence ci hanno confermato che proprio dalla rotta balcanica e da queste modalità operative di infiltrazione possono arrivare per noi i maggiori rischi ed è questa la ragione che ha spinto il governo a intervenire tempestivamente, sospendendo Schengen e ripristinando i controlli alla frontiera con la Slovenia. Voglio ringraziare le autorità delle forze dell’ordine di Slovenia e Croazia che non hanno mai fatto mancare finora la loro collaborazione. Sono finora ben 11 gli Stati europei che negli ultimi giorni hanno adottato provvedimenti simili verso altri Paesi europei confinanti”.

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