Motociclisti ‘in piazza’ contro stop moto Euro 0 ed Euro 1: “Penalizzati e inascoltati”

Milano

“Non importa che tu abbia una Harley o una Vespetta, domani (oggi ndr) saremo in 300 e contiamo, tempo permettendo, che si arrivino altri considerato che, giorno dopo giorno, si stanno aggiungendo decine di motoclub da tutta la Lombardia. La nostra è solo una prima protesta, una maniera assolutamente pacifica per farci sentire e per combattere contro una normativa ingiusta che penalizza oltre misura chi usa le due ruote per lavoro e per muoversi nelle città”. A dirlo è Lorenzo Gioacchini, nel mondo dei biker conosciuto come Lory666, animatore di ‘Divieto, il cuore non si ferma’, prima protesta in Italia dei possessori dei motocicli Euro 0 ed Euro 1 che fra un anno non potranno più circolare nelle aree urbane con più di 30mila abitanti e che oggi vedrà riunirsi i centauri dalle 15.30 all’Europark Idroscalo per poi spostarsi alle 16.30 in via Melchiorre Gioia.

“Ci sarebbe piaciuto poter sfilare ordinati per le vie della città e terminare sotto Palazzo Marino ma, dopo 45 giorni di tira e molla, le autorità ci hanno negato il corteo e la sede di arrivo proponendoci una sede alternativa. – spiega Gioacchini – Ognuno dovrà andare da solo e poi ci incontreremo sotto la sede di Regione Lombardia, a lato strada per dare minor disagio possibile. Sinceramente è inspiegabile: in contemporanea con noi ci saranno i ciclisti a bloccare una delle piazze principali di Milano, piazza Medaglie D’Oro, con inevitabili ripercussioni sul traffico e a noi hanno negato di parcheggiare le moto ordinatamente in centro per poi andare a manifestare a piedi sotto la sede del Comune… E poi ogni settimana ci sono un sacco di manifestazioni… Questo è un fatto, come è un fatto che l’assessore alla Mobilità Arianna Censi non abbia trovato, non dico il tempo di riceverci, ma almeno quello di rispondere alle mail con la quale abbiamo chiesto un appuntamento in delegazione”.

La protesta dei motociclisti, con tanto di striscioni e adesivi che iniziano ad adornare le moto in giro per la città, è forte di una petizione su Change.org che ha raccolto on line oltre 12.500 adesioni e ha testimonial opinionisti del mondo dei motori come Roberto Parodi. I centauri considerano il futuro blocco della circolazione un’inutile imposizione che ha il solo scopo di far rottamare anzitempo motoveicoli che funzionano perfettamente e che circolano contribuendo in maniera irrisoria all’inquinamento, oltre che occupare in modo molto limitato gli spazi urbani. “Con un vecchio scooter fai 50 chilometri, con la mia moto ne faccio 25, pesiamo un quarto o addirittura un decimo delle auto nuove che circolano… i conti della bilancia ecologica son presto fatti. – spiega Gioacchini – Siamo più veloci a sgomberare i semafori e, nel traffico, dove passa un auto passano 5 motocicli. Le due ruote sono la vera risorsa di una città che vuole inquinare meno ma, senza schierarsi politicamente, qualcuno non lo vuole capire e ci penalizza. Ma non c’è solo questo, c’è un’intera impostazione della città che non va: spariscono ogni giorno i parcheggi moto, vengono limitati e chi governa non si rende conto che dove ci sta un auto ci parcheggiano 6 moto. Se prendessimo tutto l’auto che cosa accadrebbe? E se usassimo i mezzi Atm già saturi oltremisura nelle ore di punta? Insomma, abbiamo un anno prima che il divieto Euro 0 e Euro 1 sia effettivo, ci faremo sentire eccome anche per il rispetto che si deve al mondo delle due ruote, tutte le due ruote, e che non viene tenuto in considerazione”.

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