Riceviamo e pubblichiamo un interessante punto di vista sulla questione allevamenti e normativa europea di Andrea Bertaglio, esperto nel settore e coordinatore di molte battaglie a fianco degli allevatori.
“Ok, dai, spendiamo un po’ di tempo per replicare a questa propaganda animalista (attendo di sapere da chi è stata finanziata) travestita da inchiesta giornalistica. Con tutta l’attenzione che mi hanno dedicato questi imparziali giornalisti, mi sembra il minimo.
Gli articoli pubblicati da Irpi Media, dal Guardian e da Lighthouse Reports sulle azioni mie e di ELV in materia di riforma del benessere animale sono sensazionalistici e alimentano il populismo facile. Perché?
Iniziamo dal metodo. Hanno creato una squadra per indagare. Eppure il primo media a contattare le associazioni partner di European Livestock Voice è stata l’agenzia di Greenpeace UK, Unearthed. Perché non sono elencati come contributori?
Sempre sul metodo, hanno inviato a me, ELV e ai suoi partner molte email. Nell’articolo del Guardian si dice che ci si è rifiutati di rispondere sui finanziamenti a questo progetto di comunicazione. È semplicemente falso. Io, ad esempio, ho detto: poche migliaia di euro all’anno.
Come elencato sul sito di ELV (https://meatthefacts.eu, alla faccia del giornalismo investigativo) la piattaforma ha 14 organizzazioni partner e ciascuna di esse contribuisce tra € 1.000 € 5.000 all’anno per le attività di comunicazione. Le ONG animaliste hanno budget milionari.
Anche per quanto riguarda il registro per la trasparenza è tutto molto chiaro: European Livestock Voice è una piattaforma di comunicazione che non svolge attività politica. Paradossalmente, gli articoli riconoscono questo fatto… Contraddittori con se stessi.
Dato che viene menzionato lo EU Barometer sul benessere animale, i risultati del sondaggio mostrano perché è necessaria una piattaforma come ELV: solo il 6% degli europei afferma di avere un legame diretto con gli animali d’allevamento e quasi il 70% chiede maggiori informazioni.
Io contribuisco collaborando con ELV e Carni Sostenibili al dibattito. Sono trasparente su chi sono e cosa faccio: presentiamo il punto di vista di agricoltori, allevatori, agronomi e accademici, utilizzando metodi di comunicazione ispirati da altre campagne. Come quelle delle ONG.
Irpi Media ha menzionato la nostra campagna “accuratamente realizzata” che ha portato l’UE ad abbandonare la riforma sul benessere degli animali. Ancora una volta, non è vero! Stiamo pianificando una campagna… ma non l’abbiamo ancora lanciata! È stato menzionato, ma non avviato…
Detto questo, c’è chi addirittura dà a me la colpa per questa decisione di abbandonare temporaneamente (presumo fino a dopo le elezioni europee, prima probabilmente non avrebbe senso mettercisi per l’attuale Commissione): https://ilsalvagente.it/2023/10/25/litaliano-dietro-la-vittoria-dellindustria-sugli-allevamenti-in-gabbia/ Non so se ridere o piangere.
In sostanza, l’accusa è che i partner di ELV (che sono nel registro per la trasparenza) hanno avuto contatti e inviato lettere alla Commissione… Sì, lo fanno! Sono a Bruxelles per quello. Proprio come fanno numerose altre organizzazioni, lobby di settore e soprattutto ONG.
Sul pacchetto Animal Welfare, le posizioni dei partner di ELV sono disponibili per la consultazione. Contrariamente a quanto riportato, una revisione delle normative sul benessere animale va bene, a condizione che sia fatta nel modo più prevedibile e pragmatico per gli allevatori.
Non c’è modo di sapere quando verranno presentati i regolamenti (pre/post elezioni?) o perché sono stati ritardati. Ciò che conta per gli allevatori è sapere se saranno fattibili, sostenuti finanziariamente e coerenti. Niente dietrologie, please.
Un ultimo appunto su ciò che voi definite “giornalismo di inchiesta”: la foto usata dal Guardian è di un fotografo con sede in Tailandia, secondo Shutterstock… Un simile allestimento in allevamento sarebbe illegale in Europa, e lo è dal 2012.
E lo stesso vale per l’articolo di Lighthouse Report… in realtà la foto viene dalla Turchia secondo Getty Images. Se siete così precisi anche nel riportare i fatti, e vi definite giornalisti… Non vedo quindi perché non possa farlo io. Saluti.”
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