«Granelli anche oggi, sui Social, ha elogiato il lavoro, in particolare riferendosi agli arresti, del nucleo reati predatori a Milano e ha denunciato il fatto che le persone una volta arrestate poi tornano a delinquere.
Su quest’ultimo fatto sono d’accordo con lui e auspico che la Magistratura inizi ad usare criteri più rigidi e severi. Ma perché Granelli non ci dice quanti vigili, per le strade milanesi, ci garantiscono la sicurezza come dovrebbero realmente fare? Non lo ha mai fatto né lui né il Sindaco. Nessuno li vede, nemmeno nelle zone della movida a verificare il rispetto delle ordinanze fatte dal Comune! Le uniche eccezioni, sono per fare le multe, e siamo la città con record di verbali in Italia, oppure per rilievi in seguito ad incidenti stradali. Se siamo la città più pericolosa d’Italia, come lo stesso Sole 24 Ore ha pubblicato recentemente, ci sarà un motivo! L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, invece di elogiare sempre il proprio lavoro, perché non ci spiega che fine hanno fatto i Nuclei di vigili, sia quelli contro la criminalità che quelli di strada, che con il Centrodestra alla guida di Palazzo Marino arrestavano a tutte le ore della giornata?
Allo stesso Assessore, che ha dichiarato “Che lo Stato non lasci sole le città, i cittadini e le forze dell’ordine”, vorrei ricordare che dallo scorso maggio ad oggi il Viminale ha inviato solo a Milano 426 nuove unità di personale di Polizia e ha distribuito 25 milioni di euro alle città italiane dal fondo sicurezza urbana, e Milano ne ha beneficiato di una quota importante, per interventi in politiche di ordine sociale su tutto il territorio metropolitano. Da anni non si vedevano arrivare così tante forze di Polizia. Di conseguenza ribadisco che il Governo Meloni, sin dall’inizio del proprio mandato, non ha mai lasciato soli i Comuni ma, purtroppo, devo constatare che il capoluogo lombardo sta pagando un caro prezzo dovuto al fatto che ha completamente sottovalutato e ignorato il problema sicurezza che ormai è ben presente in città».
Così l’On. di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, sulle dichiarazioni di Granelli sui propri profili social.
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