Ne avevamo già parlato su queste pagine qualche giorno fa (https://www.milanopost.info/2023/10/24/il-piu-grande-inquinatore-di-milano/), ma oggi il problema dei fumi casalinghi non smaltiti in maniera efficiente è diventato reale e non più una mera possibilità in via San Romanello, ce ne parla Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:
“Purtroppo lo avevamo detto in tanti, e in Comune se ne era fatta portavoce Mariangela Padalino, ma quello che si temeva è avvenuto. In via San Romanello, a causa di alcune discutibili scelte e di lavori mai finiti, i piani alti hanno in casa i fumi dei piani sottostanti. In sostanza, e semplificando di molto, le casse fumarie non procedono dal primo piano al quinto separate, ma confluiscono al terzo e procedono unite fino al tetto. Questo fa sì che qualcosa sfugga. Questo qualcosa, se respirato, di certo non fa bene.
Non sto dicendo che il Comune abbia creato delle camere a gas, ovviamente. Però voglio far notare a chi minimizza che una città con l’ossessione per la qualità dell’aria non può e non deve scaricare questi problemi come semplici problemi di manutenzione. Sono la messa a terra di tutto un sistema di valori. Naturalmente, questo è vero solo se quelli della sinistra sono valori. E non cinici sfruttamenti di mode a cui non credono nemmeno loro.
Sempre a tal proposito, in via San Romanello, dopo l’accensione delle telecamere di Area B si sta riversando sempre più traffico in arrivo da Settimo Milanese. Naturalmente, non si può chiedere al Sindaco Sala di occuparsi dei rapporti con Settimo. Ci mancherebbe. Va chiesto al Presidente della Città Metropolitana. Non so se lo conoscete, è un certo Sala. Ecco, magari Beppe Sala potrebbe chiedere alla sua controparte, Sala Beppe, di gestire i rapporti tra i due comuni.
Però pare che a nessuno dei due interessi davvero il traffico quando non si può “risolvere” la questione con una pista ciclabile. Chissà mai perché”.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Milano è diventata una camera a gas grazie alle cavolate sparate da sala e soci.