Il 29 agosto durante un normale controllo l’uomo avrebbe fatto resistenza e cercato di afferrare il coltello. Dai dati emersi risultava ricercato perché di probabile appartenenza alle milizie dell’Isis.
L’algerino “YassineChouial” non era stato riconosciuto, ma solamente segnalato agli agenti della Polmetro per il grave nervosismo comportamentale al suo passaggio dal tornello (alla stazione Metro di Cadorna il 29 agosto scorso).
L’uomo sin da subito si era mostrato particolarmente aggressivo con i poliziotti che lo avevano fermato, gridando ripetutamente “Allah Akbar” e cercando di afferrare dal proprio zaino un oggetto che si era rivelato essere un coltello con una lama di oltre 12 centimetri.
Dai controlli foto-dattiloscopici, la DIGOS milanese ha scoperto che YassineChouial era ricercato dalle autorità algerine in quanto sin dal 2015 risultava appartenente alle milizie dello Stato Islamico con cui aveva agito nel teatro bellico siro-iracheno.
Al momento con dispositivo della competente Corte d’Appello di Milano è stato condotto presso il carcere di San Vittore, in attesa dell’imminente estradizione in Algeria, già approvata anche dal Ministro della Giustizia.
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