Martedì 7 novembre in Consiglio di Municipio 7 si è tenuta una seduta coi cittadini allargata ai rappresentanti del Comune sul tema giostre e loro operatori. Un riassunto per chi non conoscesse la vicenda: in un’area dismessa in una via con molti problemi di traffico, sicurezza e degrado, il Comune ha la geniale idea di trasferire i giostrai che da anni operano nel Parco Sempione. Gli abitanti non la prendono (giustamente) bene e il Consiglio di Municipio 7 (maggioranza di sinistra) convoca tutti ad un tavolo. Il resto ce lo racconta Mariangela Padalino, consigliera e Capogruppo a Palazzo Marino di Noi Moderati, che era l’unica rappresentante del comune di opposizione presente.
“Ieri sera credo che il Comune di Milano abbia toccato il punto più basso della sua lunga storia di pessimi rapporti con la periferia.” Dichiara, sconsolata, la Consigliera. “I cittadini erano infuriati ed infuriati erano pure quei consiglieri di maggioranza non accecati dall’ideologia. Capiamoci, nulla contro di nessuno, ma la Città va intesa come un contesto unico e va ascoltata.
Non si può dividere tutto in comparti, da 15, 30 o 40 minuti, come vorrebbe fare Sala. Altrimenti quello che succede è questo: si spostano le persone come fossero pedine sulla scacchiera e si trattano le comunità come caselle. E tutto a tavolino senza conoscere la realtà dei territori.
Questo ho voluto dire all’assessore Tancredi: per favore, basta! Basta considerare la periferia come un deserto in cui scaricare tutti i problemi del centro città. Dal traffico generato da Area B a quello procurato dalla decisione di Settimo Milanese di chiudere il centro ai camion. Dai giostrai e dalle loro giostre, che faranno congestionare ancora di più l’area. E in tutto questo non si ascoltano minimamente, non dico i politici di opposizione ma neanche quelli di maggioranza.
Di fronte a questo stato di cose in questi giorni presenterò una interrogazione urgente a risposta diretta chiedendo:
– Se il Comune abbia già contrattualizzato l’area ai nuovi occupanti e a che condizioni.
– In caso sia già avvenuta la contrattualizzazione, se una eventuale disdetta da parte del comune avrà una penale.
– Perché non siano stati interpellati il Municipio e i cittadini prima di fare la delibera.
– Se prima di riorganizzare un’area che porterà altri mezzi e per un mese l’anno anche le giostre ed altri eventi per tutto l’anno, si sia fatto uno studio sui carichi in termini di inquinamento atmosferico, acustico e degrado che l’area già ha per effetto dei concerti alla Maura e a San Siro, del traffico dello stadio, del campo rom stanziale di Via Novara, della prostituzione, della viabilità non gestita e se si, che si possa eventualmente avere questo studio.
– Se, alla luce di ciò, sentita la contrarietà dei cittadini e del Consiglio di Municipio 7, il Comune sia disposto a stralciare la delibera e a pensare a un’altra collocazione aprendo un tavolo per realizzare servizi che servono veramente in quell’area come una scuola, un asilo nido, un centro anziani o per giovani e perché no un ambulatorio per il sostegno socio/psicologico di chi ne ha bisogno.
Il Comune ha la bruttissima abitudine di rispondere tardi a queste interrogazioni, o addirittura non farlo, ma non intendo retrocedere. Le periferie non sono il parco giochi di una giunta senza idee, da riempire di quello che il centro della città non vuole.”

Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Desidero ringraziare la Consiglera Mariangela Padalino della Sua presenza augurandomi che riesca a far capire l’inopportuna scelta del comune per l’ubicazione di quell’area. Hanno modo di valutare differenti luoghi più consoni a esigenze di queste persone evitando di portare gli abitanti del quartiere ad esasperazione nei confronti delle istituzioni per infelici decisioni
Tutto ciò che avete denunciato è condiviso totalmente dagli abitanti. Sono stata in Consiglio e ho denunciato pedissequamente le decisioni scellerate del Sindaco. Sala NON è un politico ma un “imprenditore” “immanicato” con banche e palazzinari… altrimenti non si capisce del perché agisce contrariamente al buon senso. Questi comportamenti e decisioni – in autonomia – fanno si che i cittadini si allontanano dalla politica e, non sapendo chi votare, NON vanno all’appuntamento più importante di democrazia. Se non dovesse ritrattare tale pessima “contrattualizzazione” ritroverà tutti noi dietro alla porta di Palazzo Marino. Non ci facciamo “asfaltare”, per capricci di politici abituati a vivere nella bambagia.
Bravissimi grande verità e ricordo che da 3 anni siamo senza medici