Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sicurezza che prevede una stretta su molti reati tra cui truffe agli anziani, reati contro le forze di sicurezza, le rivolte nelle carceri, le occupazioni abusive; inoltre, contiene norme contro l’accattonaggio e il borseggio. Gli esponenti delle forze dell’ordine potranno portare armi private quando sono fuori servizio.
Più d’una di questa norme farà certamente discutere. Il Questore, è emerso nel decreto, potrà disporre il divieto di accesso nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi. Inoltre, nei processi penali per tali reati compiuti nelle metropolitane e nelle altre aree del trasporto pubblico, il giudice, ove la legge consenta la sospensione condizionale della pena, dovrà comunque prevedere il divieto di accesso a tali luoghi. Si introduce, inoltre, una norma per sanzionare chi impiega minori nell’accattonaggio. Alle norme già previste per punire chi organizza o favorisce quest’attività si aggiunge una specifica norma per punire chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni invece di mandarlo a scuola o lo costringe con la violenza o la minaccia.
“Nel provvedimento è stato introdotto il reato di rivolta nel sistema penitenziario. Questo riguarda anche le strutture di trattenimento per i migranti”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sono state “introdotte delle agevolazioni operative per gli appartenenti alla polizia giudiziaria quando si tratta di tutelare persone che hanno domicilio in abitazione che sono state sottratte e quindi la possibilità di essere reimmessi immediatamente nel possesso”, ha anche detto il ministro.
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