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L’arroganza senza fine di Sala

Milano

Sala considera il dialogo, la partecipazione dei cittadini, l’ascolto per comporre decisioni condivise, un insulto di lesa maestà. Ed è a questo proposito che il suo atteggiamento, senza gli osanna dei giornaloni o l’applauso continuo della sua maggioranza, dimostra il suo essere divisivo al limite del dispotismo.

Carlo Monguzzi

Riassume con efficacia un membro della maggioranza che lo dovrebbe sostenere con lucidità, Carlo Monguzzi “Ieri Sala ha insultato il Consiglio comunale spiegando che ci sono persone perbene che lavorano e persone non perbene che criticano. Cosa vogliamo, il pensiero unico? Questo è inaccettabile, deve scusarsi. Se vuole rispetto deve per primo rispettare tutti, se vuole obbedienza con me ha sbagliato clamorosamente indirizzo. Oggi molti giornali titolano ‘Sala contro tutti’ ed è una pessima cosa, ma ancora peggio è il clima di delusione e di protesta che si respira in città. Vogliamo fare altri tre anni così e consegnare la città alla destra, o cambiare finché siamo ancora in tempo?”.

Si parla della seduta per l’assegnazione degli Ambrogini.

Rincara Piscina (Lega) “Ritengo che le parole pronunciate da Sala siano irrispettose per l’Istituzione del Consiglio Comunale, per i consiglieri e per i cittadini presenti, nonché per nulla consone al ruolo di Primo cittadino che ricopre. Il sindaco di Milano dovrebbe essere una figura equilibrata, capace all’ascolto e aperto al dialogo, non spocchiosa, arrogante, megalomane e senza freno alcuno. Il comportamento del Primo cittadino è stato di una gravità senza precedenti e per questo motivo non può passare sottobanco lo squallido teatrino di ieri sera.

Samuele Piscina

Invito l’Aula intera a prendere unita posizione in difesa dei cittadini e dell’Istituzione consiliare censurando Sala, il Sindaco a scusarsi ufficialmente e tutti i consiglieri a uscire dal teatro, in segno di protesta, al momento del discorso del Primo cittadino durante la cerimonia degli Ambrogini”.

Arrivano le sprezzanti risposte di Sala “Se per mantenerlo (il Consiglio) non incrinato devo stare zitto, che si incrini. Come la si fa la si sbaglia oggi, se stai zitto non va bene, se parli non va bene. Io esercito il mio ruolo ed esprimo le mie opinioni” “Io non credo di avere nulla di cui scusarmi.” “”Facciano quel che vogliono. Non sono pentito, a chi tornerà sul punto continuerò a leggere il regolamento”.

Così il sindaco Giuseppe Sala a margine della ‘posa della prima pietra’ per la riqualificazione di piazza Axum, ha commentato la mozione di censura nei suoi confronti annunciata dalla Lega, con il consigliere Samuele Piscina, dopo le parole da lui pronunciate  in Consiglio comunale sul ‘metodo clientelare’ nella scelta dei candidati per gli Ambrogini che è di competenza dell’aula consiliare. Piscina ha anche annunciato che per protesta non parteciperà alla cerimonia del 7 dicembre per la consegna delle benemerenze. Sala ha commentato “Ma facciano un po’ quello che vogliono, non è che io posso condizionare il comportamento degli altri, se non vogliono venire non vengano”.

Osserva Verri (Lega) “Le parole del sindaco sono gravi e lasciano intendere tutto il suo nervosismo. Ha una maggioranza spaccata, l’opinione pubblica contro e una struttura che non gli risponde più. Il sindaco non può in nessun caso esprimersi in modo offensivo verso il Consiglio comunale. Chieda scusa e torni alla quotidianità che gli è sfuggita di mano”.

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