“L’area verde di via Nervesa deve essere restituita ai cittadini. Il Comune rispetti gli impegni: abbatta le tettoie”. Lo chiede il Capogruppo in Municipio 4 Paolo Guido Bassi.
L’altra sera, riferisce, “si è tenuta una commissione Ambiente sul tema, alla presenza di residenti e associazioni, per fare il punto sul ‘patto di collaborazione’ in essere. Purtroppo – constata l’esponente del Carroccio – le pur meritorie iniziative portate avanti da un gruppo di associazioni, da sole non sono state sufficienti a ‘risanare’ l’area da assembramenti, rumori molesti, illegalità. Gli abitanti del complesso residenziale sotto al quale sorge il giardino pubblico, sono esasperati da una convivenza che anno dopo anno si è fatta sempre più incompatibile con tranquillità e decoro”.
Il ‘caso’ di via Nervesa ha molta storia alle spalle. Il parco pubblico nasce a scomputo oneri di un grande complesso residenziale privato oltre vent’anni fa e viene realizzato con una zona caratterizzata da tettoie in muratura, tavoli di legno e sedute. L’obiettivo era quello di favorire la socialità del quartiere. Una bella idea, che però si è presto scontrata con una frequentazione molesta, che in gran numero ‘occupa’ queste ‘casette’ per i propri ritrovi.
Nel 2015 un progetto di abbattimento delle tettoie vince con oltre 3000 voti il ‘Bilancio partecipativo’ della Giunta Pisapia. Peccato, ricorda Bassi, “che Palazzo Marino non abbia mai dato seguito all’impegno che si era preso con i cittadini. Dal 2016 al 2021 quando sono stato Presidente di Municipio, abbiamo chiesto più volte che si procedesse a realizzare il progetto, anche attraverso documenti votati dall’Aula, ma non abbiamo mai trovato sostegno da parte della Giunta comunale. Siamo riusciti – ricorda – ad ottenere, partecipando come Municipio alla spesa, il rifacimento della recinzione, che è stata innalzata e resa meno permeabile rispetto a quella precedente che si era dimostrata inadatta ad evitare intromissioni notturne a parco chiuso. Un intervento importante, che però non risolve i problemi che si verificano durante i normali orari di apertura del parco”.
Nel corso degli anni, aggiunge il Consigliere Bassi che è anche membro della Segreteria Provinciale della Lega di Milano, “abbiamo cercato di coinvolgere associazioni e realtà del territorio per portare iniziative sane e compatibili con il diritto alla tranquillità dei residenti. E anche negli ultimi anni, l’attuale governo di centrosinistra del Municipio ha cercato di replicare questo modello come nel caso del patto di collaborazione in essere. Tutti interventi positivi, ma non risolutivi del problema. E – precisa l’esponente della Lega – non si può certo dare la colpa ai volontari che lavorano a diversi progetti interessanti e ai quali non spetta il presidio del territorio. Visto che l’attuale governo cittadino non è in grado di garantire un efficace controllo della zona da parte della Polizia Locale, l’unica cosa da fare non rimane che procedere a ‘ridisegnare’ il parco, eliminando le tettoie, inibendole zone di bivacco e organizzando gli spazi in maniera utile alle esigenze del quartiere”.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845