Sono circa mille i senza tetto intorno a Palazzo Marino, tra Scala e san Babila
Cominciò nel 2016 l’avventura della Protetto: l’imprenditore Ferdinando Barone scoprì una notte il popolo degli invisibili: una realtà diversa dal mito della Milanodabere , quella dei villaggetti di cartone, di tende e di stracci che spuntano alle 8 di sera, orario di chiusura dei negozi luccicanti nel quadrilatero, dal Duomo fino a san Babila. I portici si popolano di “senza dimora” (quelli che i media chiamano romanticamente clochard) , e gli invisibili muniti di coperte tende e sacchi a pelo si posizionano nella notte tra le vetrine dello shopping compulsivo.
Ecco spuntare la tenda di Salvatore, autore di braccialettini portafortuna, più in là si nota coperta di Daniele, un ex barman di san Babila, restato senza alloggio dopo una vita a preparare Negroni. Ecco il disagiato psichico, il divorziato, l’operaio licenziato. Una fila infinita di tende e di rifugi di fortuna che arriva a lambire palazzo Marino, il pensatoio della mobilità urbana e delle piste ciclabili, dove regna il teorico del “monopattismo “ nel reame felice della area B e C. Il ragionier Sala.
Da allora ogni lunedì sera i volontari della PROTETTO elargiscono 200 pasti caldi all’angolo di via SAN PIETRO ALL’ORTO, un appuntamento che è diventato leggenda, cantato da Umberto Napolitano nella sua ballata “ Gli angeli di via san Pietro all’Orto”. Memorabile il video realizzato della canzone, oggi su You tube, con il cantante Pino d’Isola che interpreta un divorziato rimasto senza casa che vaga di notte tra i plaid e i cartoni. Una canzone ripresa come cover da Chicca Smile, che ha scelto per il suo video la storia drammatica di una badante rimasta senza lavoro.
Poi arrivò il riconoscimento della Milano solidale, l’ambrogino d’oro nel 2021. E la proposta scandalosa della Protetto fatta al sindaco di installare qualche di wc chimico la zona. Erano i tempi del Covid, “Venga con il suo monopattino a vedere, o meglio a odorare, la realtà della sua Milano di notte, quando mille senza dimora gironzolano in preda di impellenti bisogni naturali”.
Silenzio. Gelo nelle istituzioni.
Fino alla provocazione di stampo futurista ideata dai volontari della Protetto : approdarono a mezzanotte davanti a palazzo Marino, trascinando un polemico bianco WC e portando una cariola con dentro sacchetti di “emme”, per stigmatizzare il disagio e l’olezzo.
Da allora il gelo.
“ In comune ci odiano, dalla giunta siamo classificati come rompiscatole. Perché siamo gli unici che dicono le cose come stanno. Altri consiglieri d’ufficio sono compiacenti, ma noi non prendiamo prebende e sovvenzioni e dunque siano liberi di dire la verità.
Il censimento dei senza dimora oscilla in base a chi lo chiede. La Polizia dà una cifra, il sindaco ne ƒornisce un’altra, diversa da quella degli assistenti sociaili. Noi visivamente li vediamo aumentare. Saranno un migliaio solo intorno al Duomo,
Ma i nostri progetti non vengono nemmeno considerati. Noi facciamo tutto da soli, pasti, almeno 200 ogni lunedì sera, coperte, tende.. Ma noi abbiamo degli obiettivi. Vogliamo tirarli fuori dalla strada i senza dimora. Il comune parla sempre di 2600 posti letto al caldo nei ricoveri, ma è una cifra gonfiata , e poi sappiamo come sono ridotti questi ricoveri , tra cimici e nessuna sicurezza per le donne.
Cosi ogni anno facciamo una specie di concerto per l’apertura della stagione del freddo. E’ venuto Lavezzi, Umberto Napolitano, Pino d’Isola, il cantante storico dei Dick Dick, la cantante di strada Chicca Smile, e il prossimo novembre canterà Viola Valentino.
Sarà una serata di svago e di relax, un incontro con gli amici, per far capire che chi dorme per strada non è un cosiddetto barbone, ma semplicemente un senza tetto ”.
Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis