Sala, quando diventerà grande? La domanda non è di poco conto, non proviene da un avversario politico, ma è implicitamente la constatazione di un’amministrazione da “minus” che deve crescere per avere programmi utili ad una comunità complessa, fatta da uomini, dalle loro esigenze, dalla garanzia di una libertà di movimento, dalla riduzione della pericolosità.
Chi pone la domanda è Renzi, un politico, già sindaco di Firenze, suo sostenitore storico dal primo mandato.
“Il sindaco Giuseppe Sala in questo ultimo periodo deve decidere cosa fare da grande”: lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, perché sembra che “la città sia un po’ in sofferenza soprattutto sulla questione della sicurezza. Sala ha fatto bene il manager con Moratti e il manager all’Expo”, ha continuato sottolineando però che l’aver portato a Milano “la battaglia dell’Expo è stato un grandissimo merito di Letizia Moratti’.
Sala, ha concluso Renzi “che cosa vuole fare da grande deciderà lui…Credo che per i sindaci il terzo mandato sia un errore, per i presidenti di Regione è una cosa diversa”.
Da manager incarnava quel “ghe pensi mi” che caratterizza da quasi otto anni il suo essere sindaco, sicuro del suo potere e del suo giudizio, negando spesso il contraddittorio e la partecipazione, promuovendo ideologie autoreferenziali, snobbando, così sembra, le fasce più fragili della società milanese.
Deciderà lui quando diventare grande? Purtroppo è un pio desiderio per il bene di Milano, ma se per ammettere che la sicurezza è un problema, ha impiegato anni, credo non ci sia speranza.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano