Si cerca di prorogare la tregua ma ci sono decine di donne e bambini ostaggi di bande a Gaza (e Hamas deve cercarli)

Esteri

Hamas ha bisogno di rintracciare decine di ostaggi nella Striscia di Gaza prima di poter estendere l’attuale tregua umanitaria con Israele: è quanto ha spiegato il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman al-Thani, al Financial Times, precisando che il movimento estremista palestinese non potrà concordare un’estensione dell’attuale accordo con lo Stato ebraico finché non avrà individuato 40 donne e bambini che sarebbero detenuti da civili, bande e altri gruppi islamici nell’enclave. “Non abbiamo ancora informazioni chiare su quanti possano trovarne perché… uno degli scopi” della pausa umanitaria “è che (Hamas) abbia il tempo di cercare il resto delle persone scomparse”, ha detto al-Thani. Il premier Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele è disponibile ad estendere l’attuale intesa di un giorno per ogni 10 ostaggi aggiuntivi rilasciati. Anche Hamas, oggi, ha precisato che “sta cercando di estendere la tregua oltre i suoi quattro giorni” con l’obiettivo di “aumentare il numero di prigionieri rilasciati” come previsto dall’accordo. Una fonte vicina al gruppo palestinese ha detto all’Afp che il gruppo ha “informato i mediatori” di essere favorevole ad una proroga “da due a quattro giorni”. L’accordo, negoziato dal Qatar con il sostegno di Stati Uniti ed Egitto ed entrato in vigore venerdì, prevede quattro giorni di tregua, il passaggio di aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di 50 ostaggi, sugli oltre 200 ancora detenuti a Gaza e la liberazione di 150 prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Da venerdì scorso sono stati rilasciati 39 ostaggi in base all’accordo – più 24 fuori dall’accordo, per lo più tailandesi che lavoravano in Israele – così come 117 detenuti palestinesi, con un rapporto di un ostaggio ogni tre detenuti. Tuttavia, una disposizione dell’accordo consente il suo rinnovo e il rilascio di una decina di ostaggi al giorno nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione di una trentina di prigionieri palestinesi in Israele.

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