Blitz ambientalista contro al Cop 28 di Extinction Rebellion che ieri pomeriggio ha tinto di verde il Naviglio Grande a Milano appendendo anche al ponte Alda Merini la scritta ‘Il governo parla, la terra affonda’.
Sul ponte gli attivisti hanno anche inscenato una sorta di flash mob sdraiandosi a terra con addosso dei cartelli e hanno fatto affondare una casa di carta perché, hanno spiegato in una storia su Instagram, “stiamo letteralmente affondando”.
“A Milano – hanno spiegato gli ambientalisti che stanno facendo azioni simili in altre città – anche Debt for Climate, la campagna internazionale che promuove la remissione del debito dei Paesi del sud del mondo per agevolarne la decarbonizzazione”.
La sostanza utilizzata, hanno poi precisato, è “fluoresceina, un sale innocuo per le persone e per la flora e la fauna.
Infatti è usato da geologi, speleologi e anche da idraulici!”.
«A meno di un mese dall’ultimo episodio avvenuto in viale Lucania, oggi (ieri ndr) questi eco-imbecilli hanno deciso di colorare di verde le acque del Naviglio Grande e ancora una volta hanno inveito contro il Governo.
Da luglio ad oggi questo è il 5° episodio da parte di questi soggetti! E’ necessario che, al più presto, venga applicato loro il “daspo urbano” perché limitano e impediscono la libera accessibilità e fruizione di infrastrutture e aree di trasporto e, come ha proposto il Ministro della Cultura Sangiuliano, gli venga inflitta una sanzione amministrativa salatissima. Basta con azioni di questo tipo, Milano non può sottostare a diktat di “quattro disperati”»!
Così l’On. di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato sul blitz degli attivisti di nuova generazione sui navigli a Milano.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845