Naturalmente ci voleva il TAR per decretare che la manutenzione del verde da parte di MM è insostenibile, per fare cambiare rotta al Comune. Ma i milanesi da tempo avevano osservato che la manutenzione era una parola vuota.
“Dopo che il Tar ha definito insostenibile l’affidamento della manutenzione del verde a MM Spa, abbiamo fatto una nuova gara che ha visto la partecipazione e l’assegnazione a un consorzio capeggiato da AVR Group Spa, che è nell’attuale consorzio di gestione, arricchito con altri elementi, e firmeremo il contratto di manutenzione per un anno a partire dal primo gennaio”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Verde Elena Grandi nel corso della commissione riunita per l’analisi del Documento Unico di Programmazione (DUP) e Bilancio di Previsione 2024-2026.
“Rispetto alla decisione del Tar sull’affidamento a MM Spa della gestione del Verde, abbiamo fatto appello al Consiglio di Stato e, nell’incertezza dei tempi di una decisione, abbiamo optato per affidare al consorzio la gestione con un contratto che prevede un anno di servizio con l’opzione di un rinnovo per un nuovo anno, proprio per rifirmare il contratto tale e quale l’anno successivo. La base d’asta è stata fissata in poco più di 18 milioni di euro annui e c’è stato un ribasso di gara che fissa l’affidamento a 14.2 milioni. Il capitolato dei servizi rispetto al precedente è stato esteso e prevede una maggiore tutela le nuove piantumazioni degli alberi, per lo sfalcio dell’erba alta, per il rispetto della biodiversità e per la puntualità dei sistemi di irrigazione. Oltre a questa spesa ci sono invece le entrate, se così si può dire: le sponsorizzazioni del Verde pubblico ci fanno risparmiare oltre 4 milioni”, ha poi spiegato Grandi.
Anna Ferrari
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