Tre secoli di porcellane Ginori in mostra a Milano

Cultura e spettacolo

Nel XIIX secolo, il desiderio di impadronirsi del segreto che si celava dietro alla fabbricazione della porcellana era paragonabile a quello che spingeva gli alchimisti alla ricerca della pietra filosofale. Non a caso, il nobile materiale era tanto ambito e apprezzato da guadagnarsi il titolo di “oro bianco”. Ed è in questa atmosfera che il marchese Carlo Ginori si distinse fondando una delle prime fabbriche di porcellana in assoluto: la celeberrima Manifattura Ginori. Alla sua storia è dedicata la mostra Oro Bianco. Tre secoli di porcellane Ginori, aperta al pubblico presso il Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 19 febbraio.

La mostra sulle porcellane Ginori

A cura di Rita Balleri, Oliva Rucellai e Federica Manoli, la rassegna – organizzata in collaborazione con il Museo Ginori di Sesto Fiorentino – riunisce sessanta opere provenienti da istituzioni come Le Gallerie degli Uffizi di Firenze e il Museo Civico di Arte Antica di Torino, oltre che da importanti collezioni private.

Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni sviluppate in ordine cronologico, traccia l’evoluzione della famosa Manifattura a partire degli esordi nella prima metà del Settecento; passando per la raffinata arte della scultura in porcellana dal gusto tardo barocco fiorentino. Si approda poi al capitolo dedicato all’eclettismo e al gusto per l’esotico; per concludere la visita con i capolavori del Novecento e l’era della direzione artistica di Gio Ponti, con cui la Richard-Ginori raggiunge picchi di autentico splendore.

La storia della manifattura Ginori

Nel frattempo, il Museo Ginori si prepara a riaprire al pubblico. Come sottolinea Tomaso Montanari, presidente della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori, “questa mostra è un’occasione preziosa per raccontare la sua straordinaria storia. Una storia che tiene insieme la capacità imprenditoriale del suo visionario fondatore Carlo Ginori (sorta di Adriano Olivetti del Settecento) e l’eccezionale abilità di generazioni di lavoratrici e di lavoratori; la progressiva democratizzazione dell’oro bianco, che dalle tavole dei principi entra in ogni casa italiana, e la crescita culturale e politica di un movimento operaio che proprio alla Ginori vede nascere la Società di Mutuo Soccorso di Sesto Fiorentino e, poi, una stagione di lotte cui partecipò anche don Lorenzo Milani”. [Immagine in apertura: Vaso biansato con figura di Edile su fondo rosso, Manifattura Ginori di Doccia, 1924, Gio Ponti (disegno), maiolica, Sesto Fiorentino (Firenze), Museo Ginori, inv. 22.M611-1.6999]

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